Sulle pagine dei romanzi di fantascienza Marte ci ha invaso in una moltitudine di occasioni, ma altrettanto numerosa è la pattuglia di opere dedicate alla colonizzazione da parte dei terrestri del pianeta gemello. Autori come Ray Bradbury, Arthur C. Clarke, Isaac Asimov o Kim Stanley Robinson hanno descritto le difficoltà incontrate per rendere il pianeta rosso abitabile per gli uomini.

È vero che altri non sono stati altrettanto ottimisti. Basti pensare a romanzi come L'ultima speranza della Terra (The last hope of Earth, 1965) di Lan Wright o alla trilogia di J. T. McIntosh raccolta nel volume Il mondo finirà venerdì, ma la possibilità di impiantare davvero una colonia marziana è un'idea che ha sempre acceso il cuore degli appassionati.

La società privata SpaceX ha annunciato a Londra, presso la Royal Aeronautical Society, di voler portare su Marte ben ottantamila coloni in grado di sostentarsi autonomamente. Il fondatore della società, Elon Musk, già cofondatore di Paypal, ha dichiarato che la realizzazione del programma è subordinata allo sviluppo di un razzo in grado di decollare e atterrare in verticale. Questo permetterebbe il riutilizzo del mezzo spaziale, riducendo sostanzialmente la somma necessaria per il viaggio, anche se il costo per una persona sarebbe comunque attorno ai 500.000 dollari. Trentasei i miliardi di dollari necessari per il progetto nel suo complesso.

Inizialmente i coloni sarebbero pochi ma dotati di una gran

Il numero 1 di Urania
Il numero 1 di Urania
de quantità di materiale, incluse macchine per la produzione di fertilizzanti e per ricavare ossigeno dall'atmosfera marziana, mentre l'acqua dovrebbe essere estratta da depositi di ghiaccio sotto la superficie del pianeta. Una volta costruita una cupola pressurizzata, i coloni inizierebbero ad affluire in gran numero, sino a raggiungere gli ottantamila previsti, e questo secondo Musk sarebbe solo il primo passo per la colonizzazione di Marte.

Certo, i se sono molti, a cominciare dallo sviluppo di un'astronave idonea per finire con la presenza di ghiaccio su Marte, ma qualcuno ci sta pensando seriamente. La SpaceX è una società solida, con una notevole esperienza nel campo dei voli spaziali. Vuoi vedere che Clarke, nel suo romanzo Le sabbie di Marte, aveva davvero previsto come sarebbe andata?