Nel mare di trailer dei grossi blockbuster pubblicati in rete negli scorsi giorni, e in uscita nelle sale per il 2013, spicca l'assenza di un film tra i più attesi: vale a dire Elysium, il nuovo progetto scritto e diretto dal sudafricano Neill Blomkamp dopo l'affermazione positiva dell'eccellente District 9. Da allora sono passati ormai quasi quattro anni, e anche se è già stata stabilita l'uscita del nuovo film per la prossima estate (a fine settembre in Italia), se ne sa ancora ben poco, tranne qualche shot dalle riprese che ritrae il protagonista Matt Damon (I guardiani del destino) rapato a zero e in atteggiamento bellicoso. Ora però lo stesso Damon, intervistato nei giorni scorsi da Playboy, racconta qualcosa in più della lavorazione.

Elysium è ambientato nell'anno 2159, un futuro poco invidiabile per la razza umana: infatti la Terra è in rovina, un enorme immondezzaio devastato da incuria e catastrofi, con ben scarse risorse da offrire all'umanità. La quale è divisa rigidamente in due: i super ricchi e i potenti possono vivere a bordo della gigantesca e lussuosa stazione spaziale Elysium, della Armadyne Corporation, mentre il resto degli esseri umani se la sfanga con quello che avanza. Mentre il Segretario Rhodes ha il compito di far rispettare le rigidissime norme di emigrazione, l'ex galeotto Max si troverà coinvolto in una serie di eventi che potrebbero rovesciare le cose, portando equità e giustizia sociale.

Il soggetto, scritto da Blomkamp così come la sceneggiatura, unisce ancora avventura e analisi sociale così come era avvenuto per District 9. Damon, in giro per promuovere altri suoi progetti, racconta delle riprese: "Abbiamo girato per due settimane in una discarica di rifiuti umani. Anche se il tutto aveva un look futuristico, in realtà c'erano degli elicotteri che sollevavano un mucchio di polvere contenente batteri fecali. Insomma, è stata la peggiore location che abbia mai visto... Ciò che era incredibile e triste era vedere questa massa di persone nate e vissute in mezzo alla spazzatura, e che ci moriranno anche." L'attore si riferisce a una delle località situate probabilmente in Messico. E l'idea di un pianeta ridotto a una discarica è il concetto centrale del lavoro di Blomkamp: "In effetti le generazioni future non ci vedranno bene. Saranno costrette a vivere in un posto simile, e il ragionamento dovrebbe passare da: 'beh,  io non sarò in giro all'epoca per cui fanculo a tutto', a: 'bene, questo è un nostro problema, dobbiamo lavorarci'. E' come se avessimo un blocco che ci impedisse di proiettarci oltre oltre noi stessi, rendendoci egoisti in modo molto profondo".

Damon ha continuato spiegando come si sia dovuto preparare molto sul piano fisico per sostenere l'impegno del film, anche se l'attore è parecchio abituato a ruoli d'azione con la saga di Bourne: "Lo script non è soltanto correre, correre, correre; ci sono personaggi veri, così tutto era fantastico. Comunque ho lavorato con un coach dell'NFL (la lega di football professionista) che mi ha detto: ti sto facendo più forte e più veloce, e come sottoprodotto ti troverai a essere esattamente come vorresti". Riguardo alla sua esperienza con Blomkamp, il giudizio di Damon è diretto: "Penso che sia il James Cameron del futuro. Spero di poter ancora lavorare con lui".

E a proposito di Cameron, Damon ha poi rivelato una piccola chicca: "Ho detto di no ad Avatar per il ruolo principale ed è stata dura perché avevo voglia di lavorare con Cameron, e ce l'ho ancora, visto che è un personaggio fantastico. Quando mi ha detto: guarda, ti sto offendo il ruolo ma se dici di no il film non avrà certo bisogno di te, ricordo che ho pensato, oddio, non solo devo dire di no per i miei altri impegni, ma lascio il posto a qualcuno che diventerà una star". In effetti Sam Worthington ha fatto un ottimo lavoro in Avatar, anche se le sue prove successive non sono state esaltanti.

Nel cast del film c'è anche un premio Oscar come come Jodie Foster (Contact) nel ruolo della Rhodes, più altri ottimi attori come Alice Braga (Io sono leggenda, Blindness - Cecità, Repo Men), William Ficthner (Armageddon), William Shanks (Stargate SG-1) e Sharlto Copley, lanciato anche lui da District 9. Insomma, il futuro di Elysium è tutt'altro che roseo, ma finché ci sono ex galeotti e stazioni spaziali da conquistare il futuro potrà ancora essere cambiato.