E così l'avventura delle riprese iniziata nel novembre del 2010 a Francoforte, proseguita poi negli studi della Warner in Australia e dopo la postproduzione per la CGI di circa un anno, svolta in Finlandia, sarà nei cinema italiani (distribuzione Moviemax) dall' 11 Ottobre.Nonostante tutti questi sforzi, comunque, la distribuzione del film a livello internazionale ha avuto diverse traversie. In Inghilterra, ad esempio, è stato passato in una sola data infrasettimanale, per la precisione un mercoledì eppure a dispetto del passaggio “millimetrico” il film è stato visto da una buona fetta di pubblico. L'eccezionalità di un film prodotto e pubblicizzato con un utilizzo così massiccio della rete ne fa comunque un evento da tenere d'occhio. Se, infatti, il riscontro di pubblico ed economico dovessero essere buoni di sicuro Iron Sky potrebbe essere indicato come l'esempio per poter produrre una nuova generazione di film. Perché, ammettiamolo, l'idea di fondo è di quelle che solleticano lo spettatore. Dando un occhiata al trailer possiamo forse avere l'impressione di un film di serie B? Beh, quanti B Movie mascherati da grandi produzioni vengono distribuiti dalle Major? La libertà di inventiva dei soggettisti, secondo me, è allo stesso tempo superiore e irridente verso i film “di serie A” e già questo gli varrebbe una visione cinematografica.Le recensioni internazionali, a dir la verità, sono state molto varie, andando da alcune sonore stroncature (soprattutto dovute ai critici ufficiali della stampa inglese) a valutazioni “medie” (vedi Rotten Tomatoes) fino a recensioni entusiastiche (sempre in Inghilterra su Blog specializzati) che aggiungono alla “classificazione” di Iron Sky il genere “satira politica” citando addirittura il Dottor Stranamore di Kubrick indicando come soggetto della satira proprio la politica interna ed estera degli USA.

Indubbiamente Iron Sky strizza l'occhio ai B Movie degli anni d'oro, a quella filmografia così cara, ad esempio, a Quentin Tarantino. E a proposito, vogliamo non citare Bastardi Senza Gloria, che assomma l'omaggio a Enzo G. Castellari alla Ucronia di una cinematografica e catartica uccisione di Hitler e i suoi gerarchi? Anche questo fa parte, sempre a mio giudizio, della forza del film.

Il B Movie, come il romanzo pulp, come il fumetto, sono e devono essere serbatoio della narrativa di genere, gialla, thriller, horror, fantasy e fantascientifica.

Se negli ultimi anni molti sono i titoli “di genere” che sono stati assurti al ruolo di Bestsellers e Blockbusters non va dimenticato, però, che questo tipo di scelte non riguarda quasi mai l'area italiana. Si, se fate un giro in rete potrete trovare il sito dell'ottima produzione di Dark Resurrection, il film di Salvatore Licata ambientato nell'universo di Star Wars, ma per un progetto come questo ce ne sono decine di altri che non vedranno la luce (come l'affascinante trailer di Ufo Robot ormai rimasto solo un trailer).

Tranquilli, questo non è la solita lamentazione esterofila ed autoflagellante di un italiano piagnone.

Sono più di trent'anni che da appassionato di fantascienza e fantastico mi trovo a ragionare su questi temi, e solo negli ultimi anni (finalmente) si incomincia a intravedere una luce.

Mi piace pensare che la rete sta rendendo più libera ed attuabile la creatività che prima aveva bisogno di sottoporsi a canali produttivi e distributivi fin troppo paludati.

E anche se questo film dovesse rivelarsi non eccezionale penso che meriti comunque di essere visto.