Forse non tutti lo sanno, ma il film di culto V per Vendetta è stato scritto e prodotto dai fratelli diventati leggendari con la trilogia di Matrix, ma di fatto la regia era di James McTeigue (di recente alla guida di The Raven, con John Cusack), per cui diventa inevitabile il parallelo creato in rete tra il loro punto di maggior successo (Matrix) e il buco nell'acqua, ovvero Speed Racer, dopo il quale dei due registi/sceneggiatori si erano perse le tracce.

Poi il trailer di Cloud Atlas è esploso in rete ed improvvisamente il duo ha fatto capire a tutti che aveva ancora molto da dire.

Un film impossibile da girare

La leggendaria testata The New Yorker ha così riportato una lunga intervista sulla loro idea di cinema, le loro origini e cosa aspettarsi da un film così inaspettato come questo.

Per cominciare, ammettono che "Il romanzo di David Mitchell non è facile da leggere, ci sono molte storie e personaggi che si incrociano tra loro e sono disseminati in diverse epoche storiche e continenti."

I protagonisti sono sei: nel diciannovesimo secolo il protagonista è Adam Ewing, che sta compiendo il viaggio di ritorno per mare dopo aver visitato un isola del sud pacifico; nel 1930 abbiamo Robert Frobisher, che lavora come amanuense per un geniale compositore nelle Fiandre; negli anni settanta compare la giornalista di gossip Luisa Rey; ai giorni nostri l'ex editore di giornali scandalistici Timothy Cavendish viene tenuto prigioniero in un ospizio; in un lontano futuro, il clone Somni 451 guadagna la sua umanità in una Corea affogata nel consumismo; e Zachary, che in un futuro ancora più lontano vive su un 'isola dopo un evento definito The fall, che ha cancellato l'umanità.

"Questi personaggi sono collegati da una ragnatela di legami: una voglia a forma di cometa, l'abilità di sfuggire in qualche modo al destino preparato per loro. Non solo, l'autore aveva creato per Zachary un inglese deformato, che costringeva i lettori a tradurre i passaggi mentre li leggevano."

Avanti e indietro nel tempo

Hanno dovuto quindi trovare un modo per dare una sequenza alla complessità del romanzo: "Nel libro le storie proseguono in ordine cronologico fino a metà romanzo, per poi tornare indietro, per cui la storia inizia e finisce nel diciannovesimo secolo. Ma noi non potevamo far comparire una nuova storia a novanta minuti dall'inizio del film."

L'idea iniziale quindi è stata quella di creare una traiettoria tra il Dottor Goose, un medico malvagio che forse sta avvelenando Adam e Zachary, la cui scelte morali fanno da collante per il mondo dopo The fall.

Il problema era cosa fare con tutte le altre storie: "Abbiamo così separato ogni singola scena, riportandola su foglietti colorati che rappresentavano le varie epoche, spargendole su tutto il pavimento: era come un giardino zen di riassunti colorati."

Fatto questo, hanno selezionato le scene fondamentali per lo sviluppo della storia e leggendole, hanno raccontato il nuovo arco narrativo. E lo hanno rifatto giorno dopo giorno.

Il cinema secondo Wachowki

Ma in che modo Cloud Atlas influenzerà il cinema? "Il romanzo rappresenta il punto d'incontro tra il futuro in cui si pensa che tutti sia frammentario, e il passato, in cui si pensava che tutto avesse un inizio, un proseguimento e una fine. Se funzionerà, permetterà ai registi di ricollegarsi a quella sensazione che si provava quando eravamo giovani e vedevamo film che erano complessi, misteriosi e ambigui, quando non sapevi tutto istantaneamente."

E concludono dicendo "Cloud Atlas ci riporterà allo spettacolo del cinema anni sessanta e settanta, i film che hanno fatto la storia."

Cloud Atlas è previsto in uscita al cinema negli Usa il 26 ottobre, mentre ovviamente in Italia non prima del 10 gennaio 2013, nel frattempo eccovi il nuovo trailer.