– A me sembrava che dicessero qualcosa, ma non ho capito.– Cose del tipo aiuto, cosa fai, chi sei? È importante, signora – Zanforte cerca di non farsi prendere dallo sconforto. Vorrebbe una risposta utile. Una.

La donna tace, sembra concentrarsi, cercare di ripetere le parole. Ma la sua bocca si apre senza che ne esca suono, prima di sbloccarsi: – Non so, qualcosa dicevano, come dire... parole che non capivo.

– Una lingua straniera?

L’espressione della donna si riaccende come se qualcuno le avesse trovato il termine che aveva sulla punta della lingua. – Qualcosa del genere, sì. Ma non proprio inglese o francese. Una lingua che sembrava italiano ma non si capiva, forse italiano antico.

Zanforte aggriccia le labbra in segno di delusione.

– E il bambino? – chiede al ragazzo.

– Boh, sì. Urlava parole sconnesse.

Punto e a capo, pensa l’ispettore mentre ingolla due compresse. Come al solito le testimonianze sono inutili.

3. Rebus

Zanforte osserva la stampata del resoconto, la mano poggiata a sorreggere il mento, il sovrintendente seduto sullo spigolo della sua scrivania.

– Allora?

– Sono sempre più convinto che i testimoni siano polvere sugli occhi – sbotta. – Hanno trovato il bambino. Deve aver assistito al massacro, visto che era sporco di sangue.

– Se l’è scampata – commenta il collega.

Zanforte scuote la testa: – Non rientrava negli obiettivi. Un assassino simile non ha scrupoli per nessuno. Dunque, vediamo, – l’ispettore si appoggia sullo schienale della poltrona, – abbiamo un duplice omicidio senza scasso. Decine di ferite da arma da taglio di piccola e media profondità, nessuna arma del delitto, nessuna impronta estranea, sangue sul pavimento dell’ingresso e sulle scale e un bambino ritrovato dall’altra parte della città in stato di choc.

– Le vittime conoscevano l’assassino e gli hanno aperto la porta – risponde il collaboratore come rispondendo a un facile quiz enigmistico.

Zanforte lo guarda, come se avesse scherzato. – Dici? Indossava i guanti, parlava latino, e se n’è andato gocciolando il sangue delle sue vittime senza farsi vedere da nessuno. Un po’ assurdo, non credi?