Ron Moore è ormai un nome di culto, uno sceneggiatore/produttore esecutivo con un tono unico e distintivo che ha portato il remake di Battlestar Galactica oltre il semplice concetto di genere.

Una volta conclusa l'avventura targata BSG però le cose non hanno più funzionato a dovere: tutto è cominciato con il lancio fallito del prequel di BSG, ovvero Caprica, chiuso dopo una sola stagione, accompagnato poi da due pilot che non hanno mai visto un sbocco televisivo: il primo era il suo ritorno alla fantascienza con Virtuality, il secondo il suo esperimento con la magia di 17th Precinct che vedeva anche il ritorno di alcuni volti direttamente da BSG.

Finite queste poco riuscite esperienze, il nome di Ron Moore era sparito dai radar, almeno fino a pochi giorni fa quando è stato ufficializzato il suo coinvolgimento con un progetto televisivo della Sony Pictures TV, che ha acquisito i diritti di una serie di romanzi chiamata Outlander, scritta da Diana Gabaldon e pubblicata anche da noi con il titolo di La straniera (traduzione letterale evidentemente) da Corbaccio e TeaDue.

La Sony ha così coinvolto Moore perché si occupi dell'adattamento della serie di romanzi, composta finora da 7 episodi con un ottavo di prossima uscita, insieme allo sceneggiatore Jim Kohlberg che lo affiancherà nella produzione e nella stesura di una struttura portante per l'arco narrativo del telefilm.

Outlander però non è fantascienza classica, bensì utilizza lo spunto dei viaggi nel tempo per entrare nella Scozia del 1743, partendo dal 1945: la protagonista della saga è Claire Beauchamp che nel 1945 è un' ex infermiera che ha lavorato sui campi di battaglia della seconda guerra mondiale.

Riunitasi col marito Frank Randall (uno storico di Oxford) decidono di compiere un viaggio in Scozia, dove un giorno viene a sapere di un cerchio di pietre in cima a una collina chiamata Craigh Na Dun e di un rito magico che si terrà in quel luogo.

Il giorno dopo Claire decide di visitare il cerchio di pietre, ma poco dopo si mancare. Quando si riprende sente rumori di una battaglia e poco dopo compaiono uomini che sembrano indossare costumi di scena storici.

Come scoprirà, in realtà Claire ha compiuto in viaggio indietro nel tempo fino al 1743 e si ritroverà coinvolta tra una guerra tra gli inglesi e i ribelli scozzesi, sarà divisa tra due uomini e due vite e inizierà una lunga avventura che la porterà poi di nuovo nel suo tempo, dove nel 1968 lascerà Brianna, la figlia avuta con uno dei ribelli, per poi tornare nel 1743.

Ma le cose vanno poi complicandosi, perchè la figlia stessa viaggerà nel tempo per avvisarla di un pericolo che incombe su di loro.

La saga di Outlander unisce continui viaggi nel tempo tra le due epoche, flashback, misteri, battaglie, complotti e non poco romanticismo, un po' di Game of Thrones grazie agli scontri tra i clan scozzesi e gli inglesi e un po' di paradossi temporali dati dalla conoscenza della protagonista degli eventi storici e quindi dal suo potere di cambiarli.

La Sony Pictures sta ora trattando con le principali emittenti via cavo, le più idonee per un telefilm che sicuramente vedrà copiosi spargimenti di sangue, e visto il grande riscontro di Game of Thrones, questo potrebbe essere il momento migliore perché Ron Moore ottenga un ritorno in tv in grande stile.