Questa non vuole essere una esaustiva trattazione di tutti i telefilm di supereroi, sia chiaro, ma solo una chiacchierata per libere associazioni.

Beh, per primo venne Superman, negli anni Trenta con i mutandoni sopra la calzamaglia in rigoroso bianco e nero, ma se devo pensare al mio vero primo telefilm di supereroi penso al Batman di Adam West, apoteosi del postmoderno e del camp style (tutte termini che ho imparato anni e anni dopo) poi Wonder Woman di Linda Carter con gli effetti speciali meno speciali che abbia mai visto, e, finalmente un supereroe di cui non avevo mai letto: Ralph Supermaxieroe, che riecheggiava un po' lanterna verde, un po' superpippo, e un po' anche i supereroi con i superproblemi.

E l'Uomo di Atlantide? Quella specie di Submariner interpretato da chi poi sarebbe divenuto famoso come uno degli Ewing di Dallas?

Beh, erano semplici, quei telefilm, giocati sempre sul medesimo schema, senza continuity interna alla serie o sottotrame. Identici in tutto e per tutto ai fumetti della DC.

Ma c'erano anche i fumetti della Marvel, e quelli di sottotrame e continuity ne facevano la colonna portante, ma, ahimè, non riuscivano ad arrivare sul piccolo schermo, tranne che per dei Tv Movie (ce ne sono di dedicati a Spiderman, Capitan America, Thor e perfino i Fantastici Quattro) che erano molto più camp style di Batman, purtroppo in maniera del tutto involontaria, e (se vi va) sono recuperabilissimi in rete.

Il gap delle serie si origina non appena il cinema si appropria dei supereroi, e la sequenza è sempre uguale: prima Superman con Christopher Reeves (“crederete davvero che un uomo può volare” diceva uno degli slogan di lancio, e a rivederle oggi quelle sequenze di volo sanno di tenera nostalgia) poi Batman con una faccia diversa sotto la maschera per ciascun film, e, finalmente, arriva la Marvel (dopo aver commesso un paio di errori, tipo vendere Spiderman alla Sony e gli X-Men alla Fox). E qui ricompaiono anche i supereroi alla TV, con Mutant X (produzione 2001 dei Marvel Studios) che poteva parlare di mutanti senza però coinvolgere il professor Charles Xavier e i suoi pupilli (insomma la Marvel faceva concorrenza a se stessa imitando i propri personaggi più famosi per non ledere il copyright della Fox). Ovviamente chi risbuca fuori? Superman, ma...

Siamo a Smallville, Clark Kent è l'ideale adolescente con Superproblemi al quale fare identificare un pubblico di età adeguata, e perfino Batman viene riscoperto “di traverso” con una Gotham in cui brilla l'assenza del pipistrello mentre le Birds Of Prey reggono la posizione contro i malvagi.

E...

Arriva il più bel film sui supereroi che sia mai stato fatto: The Incredibles.

Ok, non sono attori veri, ma nessuna famiglia di supereroi è stata più vera di loro così come il mondo nel quale vivono, tanto che perfino i creatori di No Ordinary Family l'hanno preso a modello per generare una delle serie più “vorrei ma non posso” che siano mai state viste nelle ultime stagioni televisive caratterizzate da vere ecatombi di serial.

Ma i supereroi, si sa, fanno cassetta.

E la serie forse più filologicamente Supereroistica è Heroes, pensata proprio come una serie a fumetti. Di sicuro il punto di riferimento per tutte le altre serie dopo (perfino per la sunnominata No Ordinary Family).