Suzanne Collins con il romanzo Il canto della vittoria (Mockingjay, 2010) chiude la trilogia degli Hunger Games, una serie famosa in tutto il mondo, con milioni di lettori appassionati e da cui è stato tratto un film diretto da Gary Ross, che come incassi si è piazzato al primo posto fra i titoli usciti nel 2012. La trilogia si compone dei titoli Hunger Games; La ragazza di fuoco e Mockingjay.

La storia è ambientata in un futuro distopico post apocalittico. Gli Stati Uniti non esistono più e al loro posto c'è Panem, stato composto da tredici distretti governati da Capitol City. In un recente passato molto turbolento ci sono state ribellioni contro il governo centrale, i distretti furono sconfitti e uno perfino distrutto. Furono quindi emanate nuove leggi per assicurare la pace e furono creati gli Hunger Games, un feroce reality show. Ogni anno ogni distretto deve inviare ai giochi due tributi, ovvero un ragazzo e una ragazza tra i dodici e i diciotto anni scelti con una lotteria.

Le regole sono semplici. I ventiquattro tributi vengono rinchiusi in un'ampia arena all'aperto che può contenere di tutto, da un torrido deserto a una landa ghiacciata. Per varie settimane i concorrenti devono combattere sino alla morte. L'ultimo tributo ancora in piedi vince.

Una ragazza di sedici anni, Katniss Everdeen, si offre volontaria al posto della sorellina che era stata estratta. Insieme a lei c’è Peeta, un ragazzo gentile e con saldi principi. Ma negli Hunger Games non vince chi è buono, vince chi è cattivo e senza principi morali.

Nel terzo volume della saga, Katniss Everdeen, sopravvissuta per ben due volte agli Hunger Games, è rientrata a casa ed è considerata un'eroina. Questo non piace a Capitol City e neanche al presidente Snow, che vuole morta lei e tutti quelli della sua famiglia. Katniss entrerà nel mondo sotterraneo del distretto tredici, un luogo da incubo, mentre Peeta è tenuto prigioniero. Katniss e i suoi amici riescono a liberarlo, solo per scoprire che il ragazzo ha subito un lavaggio del cervello e ora vede Katniss come il nemico. Ci sarà la rivolta totale contro l’oppressione e chissà se per Katniss e Peeta arriverà un attimo di pace.

L'autrice. Suzanne Collins è nata nel 1964. Ha iniziato la sua carriera lavorando per la televisione, scrivendo molte sceneggiature per varie serie per bambini. È poi passata a scrivere romanzi per ragazzi. La serie Underland Chronicles le è stata ispirata dal romanzo Alice nel paese delle meraviglie. Di questa serie è stato pubblicato in Italia un solo romanzo: Gregor e il regno di Semprebuio nella collana Lampi (Sperling & Kupfer – 2004). Per Hunger Games la prima ispirazione le è venuta dal mito del Labirinto del Minotauro, ma l'idea è si è fatta strada nella sua mente mentre faceva zapping tra le immagini dei reality show e quelle della guerra vera. I suoi libri sono tradotti in 40 paesi e continuamente ristampati: negli Stati Uniti la tiratura iniziale del terzo volume della serie era di due milioni di copie. Un vero caso editoriale, tanta che la rivista Time ha nominato Suzanne Collins tra le cento più influenti personalità della cultura. Vive nel Connecticut con la sua famiglia e due gatti selvatici.

La quarta di copertina. Contro ogni previsione, Katniss Everdeen è sopravvissuta all'Arena degli Hunger Games. Due volte. Ora vive in una bella casa, nel Distretto 12, con sua madre e la sorella Prim. E sta per sposarsi. Sarà una cerimonia bellissima, e Katniss indosserà un abito meraviglioso. Sembra un sogno... Invece è un incubo. Katniss è in pericolo. E con lei tutti coloro a cui vuole bene. Tutti coloro che le sono vicini. Tutti gli abitanti del Distretto. Perché la sua ultima vittoria ha offeso le alte sfere, a Capitol City. E il presidente Snow ha giurato vendetta. Comincia la guerra. Quella vera. Al cui confronto l'Arena sembrerà una passeggiata.

Suzanne Collins, Il canto della vittoria (Mockingjay, 2010)

Traduzione Simona Brogli, Mondadori, collana Chrysalide, pagg. 420, euro 17,00