Nei decenni seguenti praticamente tutti gli eroi più importanti della Marvel si uniranno ai membri fondatori nei Vendicatori e le formazioni affronteranno sfide sempre più importanti fino ad uscire anche dall’ambito terrestre. La guerra fra i Kree e gli Skrull li porterà infatti per la prima volta nello spazio profondo come elementi decisivi nella politica della nostra galassia ed in un secondo momento la guerra fra i Kree e gli Shi’ar li farà uscire anche al di fuori della Via Lattea fino alle Nubi di Magellano. Assieme a vicende sempre più epiche non mancheranno mai i crolli nervosi, famosissimo quello del membro fondatore Henry Pym (il primo Ant-Man), i voltafaccia, nuovi criminali riabilitati, divisioni e litigi all’interno del gruppo, come le tensioni dovute all’attrazione reciproca.

Autori come John Byrne e Kurt Busiek si avvicenderanno alla scrittura della testata rilanciandone più volte le sorti e mantenendola sempre viva nell’interesse dei lettori e soprattutto fra le migliori della Casa delle Idee. Sarà però solo col nuovo millennio e con l’avvento di Brian Michael Bendis alla sceneggiatura che la Marvel giudicherà i tempi maturi per una rivisitazione importante del suo supergruppo più famoso.

Team divisi, East Coast di base a New York e West Coast di base a Los Angeles, spin-off come Force Works, rifondazioni, periodi dall’atmosfera oscura e violenta (inizi anni ’90) non prepareranno il lettore all’evento Vendicatori Divisi con cui Bendis metterà un punto fermo alla storia dei Vendicatori. Lo scrittore americano, trovandosi di fronte al nodo gordiano di un mezzo secolo di trame ingarbugliate, sceglierà per un colpo netto e non dovuto ad un semplice nemico dai poteri strabilianti ma dovuto ad uno dei membri più apprezzati proprio dei Vendicatori. Scarlet, resa pazza dai suoi poteri di alterazione della realtà, si scaglierà furiosa proprio sulle persone più vicine a lei e più amate, attaccandole in modo così feroce e crudele da lasciare solo macerie anche dopo la “vittoria” di Pirro dei compagni. Per la prima volta dagli anni Sessanta, di comune accordo, un attonito Capitan America ed un tristissimo Tony Stark annunceranno lo scioglimento definitivo del gruppo. Un’idea meravigliosa quella di Bendis, da cui nasceranno spunti altrettanto riusciti in diverse testate dedicate agli Avengers.

New Avengers raccoglierà membri ed atmosfere ai limiti della legalità per tematiche più vicine all’uomo della strada rispetto alla salvezza dell’Universo o del tessuto temporale, Mighty Avengers o adesso semplicemente Avengers coinvolgerà invece i membri capaci di spostare pianeti o di incenerire città con lo sguardo, mentre la neonata Secret Avengers, voluta da Steve Rogers (Capitan America) dopo la Guerra Civile fra supereroi, sarà il gruppo destinato alla operazioni segrete più sporche. Due o tre gruppi non legati ad un particolare luogo geografico, se non l’onnipresente New York, ma con direzioni ben precise, saranno la caratteristica dei rifondati Vendicatori degli ultimi anni, destinati a vedersela con una lacerante Guerra Civile che li vedrà su due opposti schieramenti, con l’invasione degli alieni mutaforma Skrull, con la loro versione malvagia al potere in Dark Reign e con innumerevoli altri eventi in cui svolgeranno sempre ruoli da apprezzati protagonisti fino ad arrivare, con grande attesa degli appassionati, alle sale cinematografiche.

I Vendicatori di Bendis (e degli autori successivi) come la rivisitazione voluta dalla Marvel, pur riuscendo benissimo a svecchiare il gruppo e a traghettarlo verso i lettori moderni sempre più smaliziati ed esigenti, mancheranno però di un soffio il completo successo.

Non sarà tanto un vero e proprio difetto nel fumetto a negargli il raggiungimento dell’obiettivo, ma la concorrenza “sleale” di un'altra recente testata proprio della stessa casa editrice. Gli Ultimates, creati nel 2002 dal genio scozzese di Mark Millar e dalle meravigliose illustrazioni di Brian Hitch, non dovevano essere altro che una versione alternativa, in una linea temporale diversa, e dalle tematiche molto più moderne dei Vendicatori, generata dall’esigenza, poi risolta come abbiamo visto da Bendis, di accattivarsi nuovi lettori senza il peso di un’immane continuity sulle spalle.

Nel modernissimo universo Ultimate tutti i maggiori supereroi della Marvel sono stati ricreati ex novo, non svecchiati o rifondati, in un esperimento già provato diverse volte nel mondo del fumetto e quasi mai con risultati davvero entusiasmanti. Questa volta però c’è qualcosa di diverso ed il talento di Millar sprigiona un’alchimia che diventa travolgente in storie provocanti, dal sapore realistico e condite con personaggi resi in modo eccezionale. Un Capitan America appena scongelato dalla Seconda Guerra Mondiale e dai modi brutali da soldato assieme ad un Thor ecoterrorista e ad un instabile quanto geniale Iron Man diventano gli elementi trainanti di archi narrativi mozzafiato, veri e propri piccoli capolavori che porteranno più di qualunque altra cosa lettori alle testate tradizionali dei Vendicatori. Ne sarà così colpito il pubblico da costringere la Marvel ad usare come canovaccio proprio questa nuova formazione dei Vendicatori per i suoi progetti cinematografici presto a nostra disposizione nelle sale.