In realtà, questa visita guidata ai set di The Avengers è avvenuta mesi fa, ma i giornalisti avevano ricevuto specifiche indicazioni di non riportare le foto e le interviste fino a questo momento, non casualmente in un periodo sempre più vicino all'uscita cinematografica. Così, Scott Collura di IGN ha avuto modo di incontrare quasi tutti i protagonisti e approfondire le loro opinioni sull'ambizioso progetto di riunire nomi così famosi del mondo Marvel in un unico contesto.

Il primo ad esprimere il più sincero degli stati d'animo è stato il regista Joss Whedon: "C'è stato un momento, un paio di settimane dopo aver accettato il lavoro, in cui mi sono fermato e ho detto Agh! poi mia moglie mi ha detto, tesoro è solo un'altra storia da raccontare". E il punto di vista della consorte ha funzionato: "Allora mi sono messo a ridere e ho detto, ok, grazie, sono tornato in me. In fondo il fattore economico non è un mio problema. Come dico sempre, la prima settimana (di uscita nelle sale) è una responsabilità del pubblico, la seconda è mia. Se ho fatto un buon lavoro, se la storia è coinvolgente e il pubblico tornerà a vederlo, ottimo!".

Chris Hemsworth/Thor ha un parere più che favorevole su Whedon: "È grande avere uno scrittore di fumetti come regista, perché conosce la storia dall'inizio alla fine. Nella sua testa ha una versione dettagliata di ciò che vuole e di cosa sta succedendo. Quando hai tutto scritto non hai bisogno di aggiustare le cose o metterci una pezza, ma se dovesse esserci una riscrittura dell'ultimo minuto, Joss la realizza in un un secondo". E aggiunge: "Senza contare che ha un grande senso dell'umorismo".

I giornalisti hanno poi avuto modo di visitare il set in cui stavano girando Jeremy Renner/Hawkeye e Scarlet Johansson/Black Widow, un'enorme stazione ferroviaria abbandonata, usata per simulare la Gran Central Station di New York, dove tutte le pareti erano ricoperte di teli green-back, mentre tutto intorno agli attori erano state disposte auto e pullman in fiamme (fiamme controllate ovviamente), nonché macerie e muri di cemento distrutti.

La battaglia infuriava tra stunt-man in tuta verde e i due protagonisti, ma ovviamente la produzione non ha voluto rivelare di quali alieni si tratti (ma non sono gli Skrull), mentre Renner combatteva a mani nude quando non lanciava ripetutamente frecce che in realtà verranno aggiunte in post-produzione (per ovvi motivi di sicurezza).

Durante una pausa nelle riprese, l'attore ha risposto alla domanda su cosa abbia a che fare il suo personaggio con tutti gli altri supereroi: "Beh, me lo chiedo tutti i giorni, forse perché ha incontrato Thor? Cioè, stavo per piantargli una freccia in testa, ma non è che lo conosca, giusto?". Anche in questo caso la risposta era una sola: "Così facevo tutte queste domande a Joss e lui è un tipo molto creativo. Quello degli Avengers è un un universo complicato come ben sapete e ci sono almeno un paio di versioni diverse, il che è interessante". Quindi il punto di incontro era "che tutti i personaggi si capiscono a vicenda, oppure si fraintendono del tutto, che probabilmente è il modo più corretto di vedere le cose".

Scarlet Johansson poi tira fuori tutta la forza del suo personaggio: "In questa storia non c'è spazio per il romanticismo, siamo troppo impegnati a vendicarci e io sono la scheggia impazzita del gruppo!". Per Mark Ruffalo/Hulk, il suo personaggio è molto diverso da come lo ricordiamo negli altri film: "È difficile guardare un film in cui il protagonista non vuole essere lì. Penso che Banner sia cresciuto e che conviva con questa Cosa da... credo siano passati due anni dall'ultimo film". No, il nuovo Bruce Banner è cambiato in meglio: "Ha cominciato ad accettarlo, a conviverci, forse addirittura a controllarlo, viverci in pace, non è più un personaggio miserabile".

Per Ruffalo e Whedon il riferimento più importante non arrivava dal cinema: "È stato un tuffo nel passato, il nostro riferimento era il Bruce Banner televisivo di Bill Bixby, con cui io sono cresciuto. Era un personaggio stanco ma anche attratto da questa Cosa, era in fuga ma trovava ancora il tempo di flirtare e di sorridere, persino di fare battute". Per cui in questa nuova incarnazione del personaggio "Abbiamo cercato di inserire un po' di charme e forse questa idea che voglia essere un supereroe. Banner guarda a Stark e dice Lui ha realizzato quello che volevo fare, lui è il modello, è quello che lo ha fatto funzionare. Per cui i due hanno  una ottima relazione in questo film".

E che dire di Loki, la forza motrice dietro l'attacco distruttivo al pianeta? Tom Hiddleston/Loki dice: "Penso che tra la fine di Thor e l'inizio di The Avengers Loki sia passato attraverso l'equivalente Marvel del settimo cerchio dell'inferno. Alla fine di Thor lo abbiamo visto rinunciare a tutto: alla sua lancia, Asgard, il bisogno di affetto e approvazione da parte del padre e del fratello". C'è una profonda differenza ora nel comportamento di Loki: "Prima era un principe confuso e danneggiato, ma ora è molto consapevole del suo potere e della sua rabbia e, in qualche modo, è anche in grado di dominarla. Loki è il dio degli inganni e Joss lo ha rappresentato come un personaggio le cui azioni sono molto molto difficili da contrastare per gli Avengers".

Per Chris Hemsworth "Thor ha un punto di vista personale su Loki. Per gli altri si tratta solo di ucciderlo o fermarlo, ma Thor dice Fermi, è mio fratello devo farlo io". E aggiunge: "Ci sono così tante domande senza risposta per lui: Perchè, come è successo, cosa è andato storto. E' una situazione fantastica da interpretare".

Su un altro set Robert Downey jr/Iron Man e Chris Evans/Captain America stanno girando un scena. Qualcosa di terribile è appena accaduto, Loki ha ucciso...qualcuno. Il dialogo è questo:

Stark: Noi non siamo soldati!

Rogers: Fury ha le mani insaguinate tanto quanto Loki.

Sul rapporto tra i due, Robert Downey jr ha idee precise: "Riuscite a immaginare di incontrare il vostro fratello scomparso da molto tempo e che una volta era il preferito di vostro padre?". Il riferimento è il coinvolgimento del padre di Stark nella creazione di Captain America: "Improvvisamente vi ritrovate uno di fronte all'altro e lui non ha nessuna voglia di parlare, ma c'è una missione da compiere. Il loro rapporto è complesso, così tanto che potrebbe proseguire anche nei sequel, ci sono molti livelli di profondità nella loro storia".

Sappiamo già che almeno parzialmente vivremo la storia dal punto di vista di Captain America, un uomo fuori da suo tempo, che si risveglia in un mondo nuovo e strano, molto lontano dagli anni '40, ma per Chris Evans non si tratterà solo di adattarsi alla nuova realtà: "Il suo vero problema sta nel confrontarsi con i cambiamenti nella società, i modi e i valori, il modo in cui la gente interagisce. Penso sia questo il motivo per cui si scontra con Stark all'inizio, lui è il simbolo di tutto ciò che è moderno, mentre Rogers è ancora legato alla sua vecchia mentalità e ai suoi valori".

Ed ecco qui sotto la gallery della visita sul set.