“Battleship appartiene alla stessa categoria di Avatar, di Iron Man e di tutti quelle produzioni dove un cineasta a disposizione grazie al sostegno dello Studio tutti gli strumenti per raccontare la storia che vuole.” Peter Berg, regista e coproduttore di Battleship descrive così il film prodotto e distribuito dalla Universal Pictures.

 Un blockbuster annunciato che un po’ Independence Day, un po’ Transformers racconta la storia di un’invasione aliena. Lo scenario, però, questa volta non è la Terra in quanto tale, ma un elemento che il cinema ha sempre sfruttato con grande attenzione ovvero l’acqua. Le astronavi extraterrestri, infatti, si scontrano questa volta contro una forza navale internazionale guidata dall’ammiraglio Liam Neeson. Nel cast oltre ai relativamente sconosciuti Brooklyn Decker, Alexander Skarsgaard e al protagonista principale Taylor Kitsch, che è anche il John Carter dell’omonima produzione disneyana, troviamo la superstar del pop Rihanna al suo debutto sul grande schermo come attrice. “Sono molto eccitato da questa partecipazione e dalla possibilità di essere stato il primo a dirigere Rihanna su un set cinematografico.” Aggiunge Berg “Ha dimostrato un grande talento e sono contento che promuoverà questo film in prima persona in giro per il mondo.”

 Regista di film d’azione come The Kingdom e Hancock, ;;;Peter Berg, attore e produttore, oltreché regista è entusiasta del risultato finale del suo lavoro “Per come è diventato lo show business oggi” spiega “Battleship appartiene alla categoria dei cosiddetti ‘Superfilm’ ovvero quelle mega produzioni pensate e realizzate per piacere in tutto il mondo e per attirare spettatori di ogni parte del pianeta, suggerendo loro un certo tipo di appeal in termini di spettacolarità e storia.” Dalle sequenze presentate in un evento speciale a Roma, Battleship ;;;appare come la classica storia di un eroe alla ricerca della propria identità che si trova a vivere un momento straordinario e pericoloso come un attacco alieno al nostro pianeta. Una produzione dominata da un’effettistica visiva molto importante che porta il pubblico nel cuore della battaglia.

 Il regista, però, è ben consapevole portare a compimento un progetto così costoso, dominato da effetti visivi di ultima generazione. “Sono convinto che gli effetti speciali siano una cosa meravigliosa in grado di portare il pubblico in altri mondi e di farlo sognare” dice “A patto, però, che dinanzi a tanta effettistica visiva corrisponda un elemento umano altrettanto forte e significativo. È la trama di un film con i suoi personaggi, infatti, a farci davvero sognare e a coinvolgerci fino in fondo in quanto accade.”