Con un'operazione di vasto respiro Urania pubblica un'antologia davvero particolare: secondo di tre libri dedicati al ciclo della Terra Morrente (The Dying Earth), Storie dal crepuscolo di un mondo / 2 raccoglie sette storie che vogliono essere un omaggio a Jack Vance, creatore di questo mondo talmente lontano nel tempo da apparirci totalmente alieno.

L'uccello verde (The green bird), di Kage Baker

Fuggire da un baratro con le pareti tappezzate da piante carnivore e fameliche non è un grosso problema per Cugel, anzi durante la breve prigionia viene a conoscenza di un tesoro, un uccello dalle piume verdi custodito da due megere.

Per Cugel una tentazione irresistibile, ma anche una prova davvero difficile.

l'ultimo filo d'oro (The last golden thread), di Phyllis Eisenstein

La tranquilla e opulenta vita del commerciante di funghi non fa per Bosk Septemprion, lui si sente attratto dalla magia, e scappare di casa per coronare il proprio sogno è quasi naturale.

Ma quando il suo cuore inizierà a battere per una donna dagli occhi dorati il giovane capirà che il mondo è molto più strano e insidioso di quanto gli sembrasse dalla casa paterna.

Un incidente a Uskvosk (An incident at Uskvosk), di Elizabeth Moon

La vita per Petry è davvero difficile, per i nani come lui il destino è la morte, e fingere di essere un bambino sta diventando sempre più difficile.

Così quando l'annuale corsa degli scarafaggi gli offrirà l'occasione per andarsene ne approfitterà subito, il suo cervello non conosce i limiti del corpo.

L'enunciazione di Sylgarmo (Sylgarmo's Proclamation) di Lucius Shepard

Thiago Alves è il cugino di Cugel, ma tra i due non scorre buon sangue, così quando un gruppo di maghi gli chiede di catturarlo non si lascia sfuggire l'occasione.

Assieme a lui viaggerà Derwe Coreme, una donna che vuole regolare un pesante conto con Cugel, sfigurata nel corpo il suo carattere non è ancora domato.

La lamentabile tragedia comica (o la risibile commedia tragica) di Lixal Laqavee (The Lamentably Comical Tragedy (or The Laughably Tragic Comedy) of Lixal Laqavee) di Tad Williams

Per un misero illusionista da circo conoscere qualche vero incantesimo è un sogno, pensa Lixal quando costringe Eliastro di Octorus, stregone caduto in disgrazia, a cedergli alcune magie.

Ma ben presto si renderà conto di come la sua azione sia stata solo il primo passo verso l'incubo, un incubo molto brutto.

Guyal il curatore (Guyal the Curator) di John C. Wright

Manxolio Quinc vive nella Vecchia Romarth, una città assediata da fuorilegge e nomadi, afflitta dall'essicarsi del fiume Scaum, che sopravvive grazie alla venditta di antichi tesori.

A peggiorare la situazione ci pensa il titano Magnatz, che si avvicina sempre di più alla città, sembra che niente possa salvare l'antico abitato, almeno sino a quando Manxolio non fa uno strano incontro.

Il mago buono (The Good Magician) di Glen Cook

Sull'orizzonte si staglia una strana sagoma, e quando Alfaro Morag scopre che si tratta di una antica città maledetta non è molto propenso a visitarla da solo, meglio avvertire maghi più potenti.

La compagnia dei più grandi stregoni della sua epoca lo conforta, nemmeno la sinistra fama di Amuldar potrà nulla contro una tale sapienza... ma sarà davvero così?

Un'altra immersione nel mondo della Terra Morente, e anche stavolta il viaggio è affascinante, con racconti belli e coinvolgenti.

Kage Baker ridona vita a Cugel l'astuto, in una storia dove niente è come sembra e il finale è degno del miglior Vance, allo stesso modo Phyllis Eisenstein chiude la vicenda di Chun l'Ineludibile e della bella e insidiosa Lith.

Divertenti e spumeggianti le storie di furbizie e inganni che raccontano Elizabeth Moon e Tad Williams, piena di inventiva e di colpi di scena il racconto di John Wright, mentre meno centrati mi sono sembrati quelli di Lucius Shepard e di Glen Cook

In ogni caso un gran bel libro, per gli appassionati incontrare ancora i personaggi, i luoghi, le piante e gli animali creati da Vance è un vero piacere, i racconti ampliano o completano l'orizzonte del lettore.

Scoprire che in questo volume, come nel primo, c'è un racconto a Lith e a Chun mi ha fatto capire che non sono stato il solo a trovare questi personaggi assolutamente affascinanti.

Bisognerà aspettare ancora un anno per la conclusione di questa grande saga, ma credo che ne varrà la pena.