Robot e antologie. Un connubio interessante e stimolante fin da quando, nel 1950, la piccola casa editrice Gnome Press lanciò la raccolta Io, Robot, nove racconti scritti da Isaac Asimov e pubblicati nel corso degli anni sulle mitiche riviste pulp dell'epoca. Quella piccola antologia è diventata il punto di riferimento, la pietra miliare della robotica fantascientifica, definendone i canoni con i quali qualunque altro scrittore dei decenni successivi avrebbe dovuto fare i conti. Da allora non c'è più stata un'antologia su questo tema che abbia retto il confronto. Ora però è in partenza negli Stati Uniti un nuovo progetto che, almeno nelle intenzioni, cercherà di ricavarsi un proprio spazio e competere alla pari con l'impostazione di quella saga.

Robot Uprisings, ovvero La rivolta dei Robot. Questo è il tema dell'antologia in cantiere. A lanciare il progetto sono stati John Joseph Adams, scrittore di fantascienza e fantasy, critico, nonché curatore di numerose altre antologie, e Daniel H. Wilson, ingegnere specializzato in robotica e soprattutto autore del best seller Robopocalypse, thriller fantascientifico a base di intelligenze artificiali. I due hanno deciso di lanciare l'iniziativa in collaborazione con Doubleday, che pubblicherà il volume, coinvolgendo autori e agenzie letterarie allo scopo di raccogliere i racconti necessari.

Il punto focale dei racconti sarà, come dice il titolo, la ribellione degli esseri artificiali. Tema che andrà trattato però con realismo. Ecco cosa dice la descrizione ufficiale del progetto, presa dal sito di Adams: "Nel momento in cui robot reali si insinuano nelle nostre vite, un senso di angoscia ci prende quando ci chiediamo quali terrificanti scenari potrebbero avverarsi nel caso in cui la nostra tecnologia dovesse fallire. L'idea di una rivolta dei robot è affascinante proprio perché possibile. Quest'antologia darà vita alle risposte alle nostre domande solo accennate, proponendo una raccolta di precisi, meticolosi e divertenti viaggi in un futuro in cui l'uomo riuscirà a sopravvivere solo se sarà più intelligente e tenace delle macchine che ha creato."

L'idea quindi sarebbe quella di mostrare come le macchine potrebbero ribellarsi, mediante l'analisi di punti di vista il più possibile realistici e scientificamente verosimili. Adams e Wilson promettono di assemblare autori e racconti che trattino il tema nei più diversi aspetti, spaziando dall'horror alla fantascienza pura, dalla military sf al techo-thriller, dallo steampunk alla fantascienza post apocalittica. In effetti lo stesso Asimov creò le Tre Leggi della Robotica, predisponendo le basi per una scienza robotica moderna, con il solo e unico obiettivo di contraddirle lui stesso e scrivere racconti e romanzi che mostrassero come aggirarle, rendendo possibile lo spettro della rivolta delle macchine. E divertendosi anche. Dopo Asimov, la mitologia delle macchine ribelli si è arricchita di un numero enorme di storie, sulla carta e sullo schermo (basti pensare a Il mondo dei Robot e Terminator), ma quest'antologia dovrebbe provare a riportare il discorso in ambito più letterario, ponendosi in diretta concorrenza con quel libricino del 1950. La sfida è lanciata, vedremo i risultati.