I quattro film della saga di Alien avevano tutti un protagonista ricorrente, a volte moltiplicato, a volte clonato, ma era pur sempre lui: un ghignante alieno con due fauci una dentro l'altra e la capacità di saltare fuori dalle fot...dalle pareti.

Così, quando Prometheus è entrato in scena dichiarando di far parte dell'universo in cui si muovevano il film precedenti, chiunque ha pensato che prima o poi avremmo assistito all'entrata in scena del simpatico alieno. Questa illusione è però destinata a scomparire, dopo aver sentito dalla voce di Ridley Scott le risposte a un'intervista rilasciata a Filmophilia.

Alla domanda "Rivedremo l'alieno xenomorfo originale in Prometheus?" La sua risposta è stata: "Assolutamente no. Ormai lo hanno spremuto fino a seccarlo. Ha comunque fatto un buon lavoro, è sopravvissuto e ora vive a Disneyland, Orlando. Come ci è finito a Disneyland? L'ho visto a Disneyland, santo cielo! Non ci penso neanche a ripercorrere quella strada".

Quello che avremo però sarà una profonda esplorazione del mitico Space Jokey, il gigantesco alieno morto visto brevemente nel primo film. "Sì, mi ha sempre stupito il fatto che nessuno si sia mai chiesto che diavolo fosse. Non gli avevamo nemmeno dato un nome, il termine Space Jokey è venuto fuori durante le riprese. Nessuno si è mai chiesto chi fosse, perché fosse lì, cosa aveva a che fare con la storia? Mi sono seduto a pensarci per un po' e poi ho capito che lì c'era una storia e gli altri film l'hanno completamente mancata".

Per arrivare a questo punto però bisogna capire il suo punto di vista della storia: "C'era una certa purezza nel primo Alien e questo faceva nascere tutta una serie di domande. Perché qualcuno, un'Entità, può essere così mostruosamente intelligente da creare ciò che abbiamo sperimentato nel primo film, e io ho sempre pensato fosse un'arma e ho sempre pensato che l'astronave (dove viene trovato lo Space Jokey) fosse adibita al trasporto armi. Per cui, chi era? Chi c'era dentro la tuta spaziale? Perché non era uno scheletro, ma una tuta da astronauta. E se aprissimo la tuta, cosa ci sarebbe dentro? E dove stavano andando? Perché ci stavano andando?".

Questo spiega l'uso del termine Dei alieni presente nel comunicato ufficiale legato al film e soprattutto la risposta del regista alla domanda "Cosa avete girato in Islanda? Che ruolo gioca nel film?". "Ecco, quando parli di fantascienza temi sempre di sembrare pretenzioso o ridicolo. Quella parte del film rappresenta l'inizio dei tempi. Sì, penso che lo abbiamo spiegato bene: è l'inizio dei tempi."

Nei prossimi giorni verrà messo on line il primo trailer ufficiale del film. Noi non vediamo l'ora di scoprire l'origine non solo del primo Alien, ma di tutto il mondo.