Ispirato alla graphic novel di Scott Mitchell Rosenberg, Cowboys & Aliens è un film che parte da un presupposto interessante, ovvero un'invasione aliena degli Stati Uniti non durante la nostra modernità, quanto, piuttosto nel 1873 dove a fronteggiare gli extraterrestri non ci sono carriarmati e aerei, bensì archi, frecce, winchester e colt.

Un'idea divertente, foriera di molte possibilità che, invece, il film diretto da Jon Favreau sembra non volere esplorare puntando, piuttosto alla variazione sul tema del film western dove a minacciare la quiete di una cittadina di provincia sono dei nemici potentissimi scambiati prima per demoni e, solo in seguito, grazie ad un piccolo, ma inutile colpo di scena, identificati come esseri provenienti da un altro mondo.

Una pellicola che punta più alla spettacolarità che al creare una storia intrigante e, soprattutto, stranamente non sfrutta in pieno le potenzialità dei tanti attori presenti: a partire da un Harrison Ford pressoché immobile e sorprendemente incartapecorito in un personaggio che sembra un cliché del cinema western hollywoodiano.

Va un po' meglio a Daniel Craig che con il suo ex fuorilegge smemorato ha tutti i momenti migliori del film. Inclusi quelli con la bellissima Olivia Wilde in un altro ruolo ambiguo, ma, tutto sommato, abbastanza efficace.

Cowboys & Alien, scritto da un manipolo di sceneggiatori tutt'altro che desiderosi di osare, che include il creatore di Lost, Damon Lindelof e i due veterani del genere SFX Alex Kurtzman e Roberto Orci, manca, però,sopratuttto  di "carattere". Idea iniziale a parte, il resto è un deja vu western con gli alieni che sembrano un incrocio tra il mostro della saga di Ridley Scott e James Cameron e il taciturno extraterrestre conosciuto al bar di Quark in Deep Space Nine.

Non un brutto fllm, ma - come sempre più spesso accade a Hollywood - un'occasione sprecata per esplorare una storia nuova e divertente, in cui mescolare i generi e non solo i personaggi e le situazioni. Una pellicola con alcuni dialoghi letteralmente micidiali che sconsigliano una visione a tarda ora, vista la piattezza e la prevedibilità di alcune situazioni.

Una pellicola per famiglie, indolore, ma anche foriera di non poche nostalgie, perché soprattutto durante i momenti di battaglia anziché l'epica del confronto umani - alieni, viene in mente soltanto il finale sgangherato e catastrofico del Mel Brooks di Mezzogiorno e mezzo di fuoco.

Con molta meno ironia e, certamente, anche tanta inutile violenza in più che non porta da nessuna parte se non ad una conclusione decisamente scontata.