Con la chiusura della collana Epix, dedicata a horror, fantasy e soprannaturale in genere, a Mondadori sono rimasti in dispensa alcune storie già acquistate ma senza più una sede "naturale" dove poter essere pubblicate.

Restavano tuttavia le collane del gruppo per dare una possibilità a queste opere, Il virus dell'odio è stato accolto da Urania, rivista che ai romanzi catastrofici ha fatto il callo.

La vicenda si svolge nello spazio temporale di undici giorni, dal giovedì alla domenica della settimana successiva, e perlomeno all'inizio non sembra proprio dover sfociare in una tragedia collettiva.

Il protagonista, un impiegato di nome Danny McCoyne, vive una vita come tante, stretto tra un lavoro insoddisfacente, due figli e il padre della moglie, che lo aiuta a sbarcare il lunario e ogni tanto si presta a fare il baby sitter.

Danny non sa che il brutto episodio di violenza a cui assiste giovedì mattina, mentre si reca al lavoro, è solo il prodromo di una tempesta che sta per travolgere lui e il resto del mondo.

Ben presto però gli atti di violenza si susseguono, persone apparentemente insospettabili diventano preda di una furia misteriosa che le spinge a uccidere in modo feroce, sia persone sconosciute che amici o addirittura famigliari.

L'Inghilterra piomba nel caos, il governo è stranamente reticente su quello che sta accadendo, e le molte domande della popolazione restano senza risposta.

Che cosa ha causato l'ondata d'ira che si sta scatenando, e come mai gli haters, gli odiatori, hanno scoppi d'ira intervallati da momenti di calma?

Che cosa giustifica la loro espressione di paura prima di attaccare, e perché l'esercito rastrella le case, uccidendo senza pietà chi viene identificato come hater?

E soprattutto cosa ne sarà di Danny e della sua famiglia, asserragliati in casa con poche provviste e la consapevolezza che ciascuni di loro, senza preavviso, potrebbe cercare di uccidere gli altri?

Il romanzo scritto da David Moody è il primo di una trilogia, il secondo volume (Dog blood) è già stato pubblicato in Inghilterra, mentre la parte conclusiva (Them or us) arriverà in novembre.

Devo dire che non amo particolarmente le serie, ma almeno a giudicare da questo romanzo Moody sembra aver giocato bene le sue carte, niente quintali di carta e pagine a profusione, ricolmi di morti, sangue e squartamenti vari.

Gli haters sono ben diversi dagli zombi di romeriana memoria, come pure dagli aggressivi infetti di 28 giorni dopo, e la loro presenza resta in ombra per buona parte della storia.

Ovviamente le scene violente non mancano, dopotutto è pue sempre un romanzo horror, ma sono funzionali a una storia lineare e appassionante, che lascia sino alle ultime pagine il dubbio su quello che stia davvero accadendo.

E quando la spiegazione arriva non chiarisce il perché di quello che sta succedendo, con naturalezza mette a fuoco una situazione del tutto nuova, che si risolverà nei romanzi successivi, un vero colpo di scena.

Certo, se amate la fantascienza pura e non digerite l'horror forse questo romanzo vi lascerà indifferenti, tuttavia è ben scritto, piacevole da leggere e soprattutto lascia la curiosità di sapere "come va a finire".