Robert Downey Jr. è stato molte cose in passato: un attore di enorme talento e una persona dalla personalità autodistruttiva. Dopo la sua rinascita non ha però cercato di dimenticarlo o di nasconderlo, anzi ne ha parlato diffusamente con il Los Angeles Times, in un viaggio attraverso i suoi film più famosi dagli anni novanta a oggi (l'intervista intera è disponibile al link nelle Risorse in rete).

Così quando è arrivato a parlare del film che lo ha rilanciato, ovvero Iron Man, ha raccontato che "il primo film ha cambiato tutto per me, mentre nel secondo c'erano aspetti che ho trovato insoddisfacenti e deludenti, ma almeno mi hanno illuminato nel modo giusto".

Questo probabilmente spiega, almeno in parte, la separazione consensuale tra la Marvel e Jon Favreu (il regista dei due film), che sarebbe poi passato a dirigere Cowboys & Aliens, che però ha fatto registrare incassi deludenti, considerato che a fronte di 165 milioni di budget, ha incassato nel mondo 166 milioni di dollari.

Rispetto al primo Iron Man ha però parole di elogio: "Era una meditazione sulla responsabilità e su come un piccolo gruppo di persone può prendere un'idea bidimensionale e, se i venti sono favorevoli, possono creare qualcosa che fa dire al pubblico Ecco il mio film preferito dell'anno".

E riguardo a Tony Stark: "La sua è una storia di karma e tecnologia. Io amo i buoni film d'azione, da Steve mcQueen a Bruce Willis, quel tipo di film che ti fa sorridere e dire Esattamente quello che volevo da questo tipo di film".

Ma l'impegno per lui è stato totale: "In due occasioni mi sono preparato in modo maniacale: Chaplin e Iron Man. Sono diventato un esperto di questi personaggi".

Ora, mentre sta girando The Avengers, quello che pensano tutti è: speriamo non sia una delusione.