Cominciano a uscire nuovi particolari su Prometheus, il progetto che nel giugno del 2012 vedrà il ritorno sugli schermi del grande Ridley Scott, uno che la fantascienza cinematografica è riuscito a reinventarla. Infatti Scott, prima del ritorno delle atmosfere di Blade Runner nel 2014, è già impegnato nelle riprese del nuovo film, basato su uno script di Damon Lindelof, uno dei geniacci di Lost, e Joe Spaiths. Dopo che da mesi circolano indiscrezioni sulla natura del film, secondo cui sarebbe alternativamente come un prequel di Alien e un progetto a se stante ma in qualche modo collegato alla saga, pochi giorni fa è stata pubblicata sulla pagina Facebook del film una nuova sinossi ufficiale, che chiarisce almeno qual è il tema principale di Prometheus. Dopodiché è stato lo stesso Lindelof, in un'intervista rilasciata al sito MTV, a confermare alcune indiscrezioni e a rivelare alcuni segreti dei personaggi.

Cominciamo intanto con la nuova sinossi ufficiale: "Ridley Scott, regista di Alien e Blade Runner, torna al genere che ha contribuito a definire. Con Prometheus ha creato una mitologia rivoluzionaria, nella quale un team di esploratori scopre le origini del genere umano sulla Terra, attraverso un viaggio emozionante ai confini oscuri dell'universo. Lì dovranno combattere una terribile battaglia per salvare il futuro dell'umanità". La sinossi in realtà non introduce nulla di nuovo, anzi, conferma quanto già si sapeva ed era trapelato da numerose indiscrezioni, e di cui abbiamo già dato conto in altri articoli. Qualcosa di più invece lo racconta Lindelof, per cui chi non gradisce gli spoiler può evitare di leggere il resto della news.

In realtà l'intervista con MTV risale addirittura ai tempi dell'ultimo Comic Con, la fiera del fumetto che si tiene ogni anno alla fine di luglio a San Diego, in California, ma gli accordi hanno vincolato il network a renderla pubblica soltanto alla fine di settembre. Lindelof inizia raccontando la sua esperienza di lavoro con Scott, dopo gli anni trascorsi su Lost e il lavoro sulla sceneggiatura di Cowboy & Aliens: "Ho sentito una responsabilità enorme essendo uno dei creativi del progetto, ma con mio grande sollievo Scott ha rappresentato una grossa rete di sicurezza. Abbiamo avuto molte conversazioni in cui lui ha chiarito che tipo di film voleva fare. Una volta colto il senso, il lavoro è consistito nel canalizzare quell'idea in modo da farla entrare nella mia visione, in contrapposizione alla sua. Scott è stato molto comprensivo sulle proposte che gli facevo, e ciò che ne è risultato alla fine è stata una rielaborazione delle sue idee secondo la mia prospettiva".

Dopodiché Lindelof inizia a parlare dei personaggi, a partire dal protagonista David interpretato da Michael Fassbender (300, X-Men: L'inizio). "Il suo personaggio è un robot. Una delle cose che evoca l'idea di Blade Runner è: come gira il film dal punto di vista del robot? Se dovessimo chiedere a lui che ne pensa della vicenda, di quello che succede, e degli umani che gli ruotano intorno? Sarebbe interessante se riuscissimo a far dare al robot queste risposte." Il tipo di robot presentato quindi dovrebbe essere un po' diverso dai sofisticati androidi visti nella saga, più robotico e meno umano, il che può essere logico se il film è ambientato in una epoca antecedente alle vicende della saga.

Una delle prime immagini di Prometheus rilasciate in rete
Una delle prime immagini di Prometheus rilasciate in rete
Lindelof passa poi a parlare del ruolo di Charlize Theron: "Il suo personaggio si chiama Meredith Vickers ed è una specie di entità aziendale. Questo è un altro elemento che richiama la saga di Alien, cioé gli interessi delle compagnie. Anche se lei è riuscita a dare al personaggio un'impronta differente: non è cinica e viscida, non ha la parlantina veloce di chi vuole buttarti fumo negli occhi [come era il personaggio di Paul Raiser nel secondo film della saga]." Su questo potrebbe esserci una piccola sorpresa di trama, poiché non è detto che il personaggio della Theron rappresenti la storica corporation Weyland-Yutani: "Qui ci siamo divertiti parecchio. Mentre scrivevamo la sceneggiatura lei ha avuto alcune idee interessanti, per cui potremo mostrarvi qualcosa che non vi aspettate".

Sullo svolgimento generale del film, Lindelof ha infine detto: "Se si ripensa ad Alien a mente fredda, vediamo che i personaggi muoiono man mano che iniziano a piacere al pubblico: vale per Tom Skerritt [il capitano Dallas], che è l'eroe del film ed è uno dei primi ad andarsene, poi per Harry Dean Stanton, finché negli ultimi quaranta minuti Ripley rimane l'unica in vita. Abbiamo cercato di costruire una trama avvincente che faccia chiedere al pubblico: insomma, chi resterà in piedi alla fine? Forse tutti. Probabilmente no, il che è una parte del divertimento che ci siamo presi nello scrivere la sceneggiatura". In sostanza, se in Alien la sopravvivenza di Ripley tra l'equipaggio della Nostromo era abbastanza intuibile, in Prometheus è stato fatto uno sforzo per rendere incerta fino all'ultimo la sorte di ogni membro del cast.

Cast che comprende anche Idris Elba, Noomi Rapace, Guy Pearce e Patrick Wilson. Proprio Wilson, l'ultimo ad aggiungersi al cast, aveva qualche giorno prima rovinato un po' la sorpresa a Lindelof, rivelando che il suo personaggio sarà invece proprio uno dei primi a sparire. E in un modo anche piuttosto sanguinolento. L'attore è stato entusiasta della sua partecipazione, anche se con un ruolo limitato: "È un grande film. Il mio personaggio è stato letteralmente spazzato via dallo script, e guardate che non uso questi termini molto spesso. Ma in maniera eccezionale. Continuavo a rileggere la sceneggiatura, e dopo aver girato ed essere tornato a casa ho continuato a rileggerla anche se non ne avevo motivo, talmente mi è piaciuta. Il mio personaggio ha la sua importanza e la sua dimensione non è un problema. È stato eccitante entrare in questa storia, uno di quegli script che ti fa dire: ok, dimmi cosa vuoi che faccia e lo farò, qualunque sia il livello della partecipazione".

Se aggiungiamo tutto questo alle precedenti dichiarazioni, seppur prive di rivelazioni, dello stesso Scott, della Theron e della Rapace, rilasciate sempre in occasione del Comic Con, il quadro che ne esce è quello di un film dalle ambizioni rivoluzionarie. Non un prequel e neanche un reboot, ma qualcosa di entrambi e di più al tempo stesso. Riprendendo ancora le dichiarazioni di Wilson: "Il film è eccitante e anche complesso e stratificato, che è ciò che la fantascienza secondo me dovrebbe essere quando opera su molti, molti livelli". Dichiarazioni roboanti e un po' esagerate? Quasi certamente sì. Si può star certi però che la qualità tecnica e realizzativa è garantita dalla presenza di Scott. Su cosa poi sarà Prometheus, e se davvero punterà a una ridefinizione del genere, c'è parecchia incertezza: anche di Avatar si diceva che avrebbe portato un nuovo punto di vista nella fantascienza cinematografica.