Delos 17: Silvio Canavese

intervista con
Silvio Canavese

Silvio Canavese è il direttore della "Keltia", una Casa Editrice di Aosta specializzata in opere fantasy e di fantascienza. Poiché, parallelamente ai consigli per gli aspiranti scrittori, Delos sta dando la parola ai principali editori del settore, abbiamo deciso di intervistarlo telefonicamente.

Francesco Grasso.

Delos: Buonasera, dottor Canavese. Innanzitutto, da cosa nasce il nome della vostra Casa Editrice? E' piuttosto insolito, no?

Canavese "Keltia", ovvero il mondo dei celti... Il nome è d'obbligo, data l'origine della Casa Editrice. La Keltia è stata fondata da un circolo di cultori dell'antica civiltà celtica: noi soci del club ci interessavamo delle tradizioni di questo popolo, degli influssi che la loro cultura ha avuto e continua ad avere sul nostro folklore; facevamo studi sulla monetazione celtica, sulla musica, sugli antichi canti, sulle armi, la religione ecc.

Delos: E come avvenne il passaggio alla fantasy ed alla fantascienza?

Canavese: I membri di questo circolo, questo gruppo di amici con l'infatuazione per i celti, erano (o meglio sono) anche soci della World SF. Fu dunque quasi automatico unire le due passioni e tentare l'esperienza dell'editoria, con particolare attenzione ai temi del fantastico, dell'immaginario, della leggenda.

Delos: Quando si compì questa "nascita"?

Canavese: Abbiamo fondato la Casa Editrice nel 1991, ma il primo volume venne alla luce nell'Aprile dell'anno successivo.

Delos: Attualmente cosa avete in catalogo?

Canavese: Ogni nostra collana prende il nome da una specie arborea: questo perché gli alberi, le foreste, avevano un ruolo importante nella religiosità celtica... Abbiamo i Calicanti, collana di fantascienza; i Cedri, collana di poesia e letteratura romantica; i Ginepri, collana di poesie d'autore; le Querce, collana di storia e saggistica; gli Ailanti, collana di narrativa "mainstream"; gli Eucalipti, collana di quaderni d'arte e calendari, tutti illustrati da Eta Musciad con grande cura e dovizia di particolari: ad esempio, nel calendario dei celti ogni oggetto disegnato è realmente esistente in qualche museo.

Delos: Questa cura delle illustrazioni vi caratterizza: basti pensare alle copertine dei vostri volumi...

Canavese: Proprio così. E questo è particolarmente vero per le collane Calicanti d'Oro e Ginepri d'Oro, che raccolgono volumi numerati, a tiratura limitata (1000 per i Calicanti, 200 per i Ginepri), pensati proprio come opere d'arte, uniche, per collezionisti ed amatori.

Delos: Quali sono i progetti della Keltia nel prossimo futuro?

Canavese: Innanzi tutto un annuncio: quest'anno, per la prima volta, parteciperemo al Salone del Libro di Torino, in Maggio. E' un'occasione importante per farci conoscere, e ci teniamo molto. Per quanto riguarda le opere in cantiere, abbiamo intenzione di offrire maggiore spazio agli autori italiani: a breve è prevista l'uscita di alcune antologie di racconti nella collana Calicanti.

Delos: Questo ci fa piacere: dunque non siete tra quelli che pensano che la fantascienza italiana abbia poco mercato...

Canavese: Lo sta acquistando adesso. In passato, è vero, l'autore italiano era tranquillamente ignorato dai lettori di SF. Ma i colpevoli di questo stato di cose non erano certo le Case Editrici: al contrario, venivano spesso pubblicate opere penose, molto al di sotto della narrativa anglosassone, opere che hanno abbassato il credito del genere. Oggi, viceversa, sono spuntati autori nuovi, molto bravi, le cui capacità non sono affatto inferiori a quelle degli scrittori americani... Ce ne rendiamo conto dai racconti finalisti del Premio Courmayeur, che ogni anno raccogliamo in antologia: si tratta di racconti di alto livello, veramente ben fatti... Quest'anno, poi, al premio hanno partecipato ben 220 racconti, poco più della metà di genere fantasy-horror, il resto fantascienza.

Delos: Così tanti? E' confortante, no?

Canavese: Confortante per il Premio, certo, ma terribile per noi che dobbiamo leggerli tutti. Abbiamo dovuto posticipare la scadenza per i risultati.

Delos: A proposito, come funziona esattamente il meccanismo del premio? Qui su Delos abbiamo puntato l'attenzione sui concorsi letterari, ai lettori potrebbe interessare...

Canavese: Esiste una pre-giuria, composta dai membri dello Space O club di Aosta, che legge tutti i racconti, e li vota secondo uno schema preciso: di ogni racconto vengono giudicati originalità dell'idea, ambientazione, personaggi, stile e storia nell'insieme; ad ognuna di queste voci viene assegnato un voto che può andare da uno a dieci. Alla fine, i migliori venti racconti passano in finale, dove vengono esaminati da una seconda giuria, composta da critici, scrittori, editori. Quest'anno, ad esempio, fanno parte della giuria Luce d'Eramo, Curtoni, Viviani e Pestriniero. Un gruppo di tutto rispetto, no?

Delos: Cambiando argomento... Quanti sono i collaboratori fissi della Keltia?

Canavese: Siamo in 14, quelli del gruppo "storico". La maggior parte di noi comunque ha un altro lavoro, e si occupa della Casa Editrice nel tempo libero, nei fine settimana, qualcuno a volte anche la notte (io per esempio). Non siamo tanti, ma riusciamo a star dietro a tutti i nostri impegni con buona volontà ed inventiva: ad esempio Eta Musciad, la nostra responsabile artistica, usa la sede della Keltia per dipingere le sue illustrazioni, e così può occuparsi delle telefonate almeno per metà giornata.

Delos: Cosa ne pensate di Intenet? Avete intenzione di aprire un vostro sito, come hanno fatto la Fanucci e la Nord? O, almeno, di dotarvi di un indirizzo di E-mail?

Canavese: La cosa mi tenta, ma non abbiamo molto tempo a disposizione, almeno a breve termine. Tra l'altro, prima di impegnarci su questo fronte, sarei curioso di conoscere i ritorni commerciali di un'operazione del genere. Ad esempio, vorrei sapere se alla Fanucci, dopo lo "sbarco" su Internet, sono aumentati gli ordini d'acquisto. Anche noi, come loro, vendiamo soprattutto per corrispondenza.

Delos: Su Delos stiamo pubblicando, a puntate, un "Manuale dell'aspirante autore", una sorta di vademecum denso di suggerimenti per gli scrittori esordienti. Tu, come editore, che consigli daresti a un autore principiante?

Canavese: Soprattutto, gli consiglierei massima disponibilità a revisioni delle proprie opere: non si ostini a ritenere il proprio lavoro perfetto, accetti le critiche, le usi per migliorarsi. Solo così potrà crescere, acquistare esperienza, diventare uno scrittore più completo.

Delos: Bene. Credo sia tutto. Grazie per il tuo tempo, ed auguri alla Keltia.

Canavese: Auguri a Delos.

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