Non c'è niente da fare: per quanto la fantascienza televisiva provi a innovare, a lanciare nuove serie molte delle quali, purtroppo, si rivelano sopravvalutate, è difficile soppiantare i miti nelle menti dello zoccolo duro degli appassionati del genere. Concetto che vale anche, e soprattutto, per Star Trek, la serie tv che insieme a Doctor Who batte tutti i record di longevità. Cinque serie tv più una a cartoni animati, undici film cinematografici compreso il reboot di J.J. Abrams, un merchandising semplicemente sterminato fatto di romanzi, fumetti e quant'altro. Eppure non basta: c'è un nuovo progetto pronto ad andare in produzione, e relativo a una nuova serie tv che riporti la Federazione a navigare sugli schermi. E stavolta le premesse positive ci sono tutte.

Stavolta a puntare su una nuova serie è la 1947 Entertainment, giovane e aggressiva compagnia di produzione televisiva californiana specializzata proprio nel settore fantascientifico. In un'intervista rilasciata durante una convention svoltasi nei giorni scorsi a Las Vegas, il suo proprietario e fondatore David Foster ha parlato chiaro sul progetto, il cui nome in codice è, curiosamente, S.E.T.I.. Da un punto di vista temporale il serial si svolgerà alcuni anni dopo le vicende narrate in Star Trek: Voyager, e non avrà nulla a che fare con il reboot cinematografico: "Il concept della serie è pienamente sviluppato, con la possibilità di cambiare al volo ovviamente: è un piano solido per una serie di cinque/sette anni, con il pilot e un finale concettualizzato che intendono definire Star Trek per generazioni, personaggi ben definiti, design delle navi, degli interni e dei costumi già pronti. Insomma, il nostro è un approccio radicale rispetto al solito trattamento di una decina di pagine che spesso non comprende nemmeno il pilot".

L'idea di base è quella di restare ancorati alla tradizione trekkiana per mantenere il fandom, e al tempo stesso rinnovare idee e situazioni. Tutto ciò restando nel solco di quanto aveva immaginato Gene Roddenberry; ovvero costruire un grande affresco del futuro dell'umanità. "La serie sarà rivitalizzata da un cast interamente giovane, e useremo le tecnologie più moderne per il design e gli effetti speciali. Ci saranno i Klingon, i Ferengi, i Vulcaniani, gli Andoriani, i Trill e molto altro ancora." Un misto di novità e "old style", quindi, per il quale Foster ha dichiarato di aver preso spunti dal lavoro di molti dei migliori creatori di sci-fi degli ultimi anni, da Joss Whedon a Ron Moore, da Manny Coto a J. Michael Straczynski. Foster ha poi buttato lì alcuni dei possibili temi che tratterà la serie: "Se il male avesse il volto di un eroe, lo riconosceresti? Se la libertà ti venisse concessa dai tuoi oppressori, l'accetteresti? Se tu stesso fossi il tuo nemico, chi vincerebbe?" Inoltre Foster ha dichiarato che nella serie ci saranno due personaggi apertamente gay, il che sarebbe una novità per l'universo trek.

Di progetti per nuove serie trekkiane ne sono già falliti diversi, da quello proposto da Bryan Singer all'idea sviluppata da capitan Kirk in persona, vale a dire William Shatner. L'impressione però è che stavolta le possibilità di realizzazione siano decisamente migliori. I riscontri al progetto, secondo Foster, sono stati più che positivi; inclusi quelli della CBS, proprietaria del marchio e alle cui orecchie il progetto è già arrivato anche se non ufficialmente. Ora Foster sta cercando un produttore esecutivo per dare il via libera ufficiale al progetto. E nel frattempo la 1947 sta mettendo in cantiere molte altre cose interessanti, come Clockwork Infinity, una serie di corti di ambientazione steampunk. Insomma, le idee ci sono, l'ambizione anche. Chissà che stavolta l'Enterprise, o una sua nuova incarnazione, non torni davvero là dove nessuna serie tv è mai giunta prima.