Il prossimo 29 giugno uscirà in Italia il terzo lavoro della saga dei Transformers prodotta, in veste di executive, da Steven Spielberg per la Paramount Picture in associazione con Di Bonaventura Picture e Hasbro. Il titolo italiano di questo terzo episodio sarà Transformers 3, che svilisce un po’ il più suggestivo titolo originale di Transformers: Dark of the Moon.

La regia è ancora affidata a Michael Bay, già collaudato autore dei primi due episodi. Il talentuoso film maker californiano, già messosi in luce con film come Bad boys (1995), Armagheddon (1998) e Pearl Harbor (2001) dopo una lunga gavetta come regista pubblicitario, con questo film approda al 3D. Sembra che sia stato proprio il mago della visione tridimensionale, James Cameron, ha spingere Maichael Bay in questa direzione. Bay ha sempre avanzato grosse perplessità sull’uso del 3D a causa della poca praticabilità della Macchina da Presa soprattutto in scene d’azione e movimentate, che sono la cifra stilistica per eccellenza dell’autore. Ma quando la produzione ha messo a disposizione del regista la troupe al completo che ha filmato “Avatar”, che garantiva un ottimo know how sulla ripresa cinematografica in 3D, Bay ha accettato. Il filmmaker racconta addirittura che hanno costruito alcune telecamere appositamente per riprese in volo, fissate al casco di alcuni paracadutisti acrobatici, e che si è potuto cimentare lui stesso con una camera 3D impugnando la nuova e leggerissima Alexia della Arriflex. Il film esce quindi in stereoscopia.

Lo sceneggiatore del film Ehren Kruger - che già aveva firmato il secondo episodio della serie scatenando polemiche della critica e del pubblico per la pochezza della sceneggiatura - promette che in questo episodio non ci saranno facili (e demenziali) gag e trite trovate adolescenziali della precedente esperienza, ma tutto sarà elevato a un livello superiore. A cominciare dalla credibilità della storia che è ben più articolata e storicamente intrecciata con fatti realmente accaduti nel periodo della guerra fredda e nella corsa alla conquista lunare. 

Alcune delle novità più importanti riguardano il cast. Ci sarà l’ingresso di alcuni personaggi comprimari di grido con l’intento di alzare la qualità soprattutto a livello drammatico e sul piano della recitazione, ma la notizia più discussa è di sicuro la sostituzione della top star Megan Fox - che fino a qual momento aveva interpretato Mikaela, la ragazza del protagonista Sam -  con la bella Rosie Huntington-Whiteley.

Sono noti gli attriti fra il regista e l’attrice del Tennessee finiti un po’ su tutti i giornali e su internet. Lei lo ha accusato apertamente di essere un despota sul set e che i suoi effetti speciali lasciano ben poco spazio alla recitazione. Lui ha risposto che ci sono molti attori che devono il loro successo grazie ai suoi film…