Come al cinema gli Scary Movie o meglio ancora i cult di Mel Brooks, così i videogame di Traveller's Tale sono esilaranti Toy Story a mattoncini che si divertono a prendere in giro le pellicole più famose. C'è n'è per tutti e nessuno è al sicuro. Dalla Lucas di Star Wars e Indiana Jones alla Warner di Batman e Harry Potter, arrivando all'ultima fatica, in collaborazione con Disney, con cui la software house inglese ha dato vita a Lego Pirati dei Caraibi: Il videogioco, che esce questa settimana per Pc e console dove, nei panni di capitan Jack Sparrow e compari, si ripercorrono in parodia i quattro blockbuster prodotti da Jerry Bruckheimer, compreso il nuovo capitolo, Oltre i confini del mare, atteso nelle sale il prossimo weekend.

L'intero set è stato ricostruito come un oceano dei celebri giocattoli danesi. Tra grasse risate, in una sorta di originale recap interattivo, si passano in rassegna le scene clou della saga stravolte dalla verve comica di questo pazzo universo a mattoncini. Si parte dal rocambolesco attracco di Jack a Port Royal nella Maledizione della prima luna e via via le altre, come una rilettura in chiave platform del duello del mulino nella Maledizione del forziere fantasma o le battaglie navali ricomponibili di Ai confini del mondo. Con la serie Lego, Traveller's Tale sembra aver creato un vero e proprio sottogenere, il filone digital della Pallottola spuntata. Al posto delle battute c'è un vivace umorismo slapstick, le gag tipiche del cinema muto che caratterizzano non solo i filmati, ma la ricetta stessa del videogame, dove si monta, smonta, salta e combatte nello spirito di un simpatico paese dei balocchi pronto ad animarsi sullo schermo con le sue strampalate leggi alla Roger Rabbit.

L'esordio che ha fatto da modello risale al 2005, quando Traveller's Tale si è occupata di tradurre in un gioco tutto da ridere la nuova trilogia di Guerre stellari col primo Lego Star Wars: Il videogioco, a cui sono seguiti Lego Star Wars: La trilogia classica, dedicato ai capitoli con Luke, Han e Leia, e adesso, nel 2011, Lego Star Wars III: The Clone Wars, basato sulla serie tv. Mentre in quest'ultimo episodio protagoniste sono le grandi battaglie spaziali, in Lego Pirati dei Caraibi la prospettiva è ravvicinata e il tono generale maggiormente avventuroso, nel tentativo comunque di adattare ciò che ormai è uno stile ben riconoscibile e di successo ai diversi soggetti, aggiungendo elementi o modificando gli ingredienti, in modo da offrire sempre un'esperienza fresca, come ci ha spiegato il produttore associato di Traveller's Tale Matt Ellison in un'intervista che potrete leggere sul prossimo numero di Robot su quelli che, grazie a un'indovinatissima modalità cooperativa, sono tra i migliori titoli intergenerazionali da risolvere in compagnia.