È da poco in libreria un romanzo di fantascienza che possiamo definire post-apocalisse. Si tratta di Il passaggio (The Passage, 2010) dello scrittore e professore di letteratura inglese Justin Cronin. È il primo volume di un'annunciata trilogia. I prossimi titoli sono The Twelve (uscirà nel 2012) e The City of Mirrors (previsto per il 2014).

Il romanzo ha suscitato un immediato interesse, addirittura si è scatenata una gara di offerte quando ancora la sinossi era in visione presso le varie case editrici. Il testo è stato subito opzionato per il grande schermo. È un romanzo che negli Usa ha avuto moltissimi pareri più che positivi ma anche qualche critica. Piacerà a quanti hanno apprezzato un classico del genere, I am Legend di Richard Matheson, passando poi al più recente La progenie di Guillermo del Toro (Mondadori) oppure Parainsonnia di Charlie Huston (Rizzoli, 2010).

L’autore afferma che il romanzo è nato dalla richiesta della figlia di scrivere la storia su una bambina che salva il mondo. L'opera è divisa in undici capitoli, mentre la storia può essere suddivisa in due parti: nella prima lo scrittore ci narra della scoperta del virus e della sua devastante diffusione nel mondo, la seconda si svolge dopo oltre novant'anni e segue le vicende di una colonia di sopravvissuti che si trova in California. L’autore è abile a miscelare varie forme narrative, tra cui posta elettronica, voci di diario, articoli di giornale e altro ancora.

La protagonista è una bambina di nome Amy Harper Bellafonte, nata nel 2012 da una relazione tra una giovanissima cameriera di bar e un commesso viaggiatore sposato. Nel 2018 la bambina ha sei anni e viene abbandonata dalla madre in un convento. Qui viene affidata a suor Antonietta Kudoto Lacey che avrà per lei un particolare attaccamento. Nel contempo in un laboratorio segreto americano vengono condotti esperimenti su un virus, trasmesso da una razza di pipistrelli boliviani, che dovrebbe avere il potere di rendere la persona "infettata" immune alle malattie e più forte, allungando in tal modo la vita.

Il virus viene sperimentato su un gruppo di condannati a morte e poi su Amy, che dopo varie vicende viene portata nel laboratorio segreto. L’effetto del virus sui condannati sarà quello di trasformarli in esseri mostruosi che riusciranno a fuggire, favorendo la diffusione mondiale del virus. Buona parte degli infettati moriranno, altri si trasformeranno in esseri mostruosi con brama di carne e di sangue. Chi rimane immune diventa una preda. Si formano così aree protette. Con un salto temporale di circa novant’anni, troveremo che Amy arriva in una enclave californiana per la sorpresa finale.

Justin Cronin
<br>
Justin Cronin

L’autore. Justin Cronin è nato nel New England. È professore di letteratura inglese alla Rice University e vive con la famiglia a Houston, in Texas. Il suo primo libro, Mary and O’Neil, ha vinto il prestigioso premio Pen/Hemingway.

La quarta di copertina. Nel cuore della foresta boliviana il professor Jonas Lear fa una scoperta destinata a cambiare per sempre il destino dell’umanità: un virus, trasmesso dai pipistrelli che, modificato, è in grado di rendere più forti gli esseri umani, preservandoli da malattie e invecchiamento. In una remota base militare in Colorado, il governo degli Stati Uniti inizia quindi degli esperimenti genetici top secret per studiare i prodigiosi effetti di questa scoperta. È il Progetto Noah, che utilizza come cavie umane dodici condannati a morte e una bambina. L’esperimento però non procede secondo le previsioni e accade ciò che non era neanche lontanamente immaginabile: i detenuti sottoposti alla sperimentazione – i virali – trasformatisi in creature mostruose e assetate di sangue, fuggono dalla base, seminando morte e distruzione. Da quel momento gli eventi precipitano e nessuno è più in grado di controllarli, nessun luogo è più sicuro e tutto ciò che rimane agli increduli sopravvissuti è la prospettiva di una lotta interminabile e di un futuro governato dalla paura del contagio, della morte e di un destino ancora peggiore. L’unica speranza è rappresentata da Amy, piccola superstite del fallimentare esperimento che ha scatenato l’apocalisse: su di lei il virus ha avuto effetti particolari, trasformandola in una pedina fondamentale nella lotta contro i virali. Sarà l’agente dell’FBI Brad Wolgast a salvarla da una fine terribile e a iniziare con lei un’incredibile odissea per liberare finalmente il mondo dall’incubo in cui è precipitato. Il destino dell’umanità è nelle sue mani.

Justin Cronin, Il passaggio (The Passage, 2010)

Traduzione Annamaria Biavasca e Valentina Guani

Mondadori, collana Omnibus, pagg. 883, euro 22,00