Sono passati due anni dalla scomparsa di James G. Ballard e se ne sente la mancanza, capace com'era, e forse come pochissimi altri, di interpretare il nostro mondo, il nostro presente e il nostro futuro, l'evoluzione - la crisi - psicologica dell'uomo di fronte ai grandi cambiamenti del ventesimo e del ventunesimo secolo.

Antonio Caronia, insieme con Francesca Marianna Consonni e Giuseppe Isgrò, è tra i curatori di Ballard Milano 2011 Icone neuroniche sulle autostrade spinali, una serie di iniziative artistiche, teatrali e di studio che inizieranno nei prossimi giorni - il 5 aprile le prime attività - per durare dino al 22 giugno.

"Innocente e sfrontato come tutti i grandi artisti, James Graham Ballard ci ha lasciato il 19 aprile del 2009, chiudendo dolorosamente e serenamente il XX secolo, in tempo per regalarci, coi suoi ultimi romanzi uno dei più lucidi commenti alla nuova era che il crollo delle due torri a New York aveva aperto" scrive Caronia nella presentazione della manifestazione. "Proporre una rilettura di Ballard a due anni dalla sua morte deve significare in primo luogo sottolineare, come ha già fatto Salman Rushdie, la sua straordinaria capacità di previsione e di anticipazione – non tanto di eventi, ma di atmosfere, di simboli, di chiavi di lettura del mutamento. Per la sua complessa storia personale e per la sua straordinaria sensibilità, che teneva insieme una quieta socievolezza e una costante, inflessibile preoccupazione etica, Ballard fu capace di conservare sempre, nei confronti dell’Occidente, un magico equilibrio fra accettazione e distacco. Per questo Ballard comincia oggi a essere nostro contemporaneo - come ha scritto Jeannette Baxter - più di quanto non lo fosse quando era in vita." 

In particolare già l'8 aprile presso il NABA (Nuova Accademia delle Bella Arti, via Darwin a Milano), a partire dalle 17, si terrà una pomeriggio dedicato al tema dell'incontro tra Ballard e il cinema, con la proiezione di un video, l'apertura delle installazioni artistiche degli allievi del biennio di Film e New Media, e, alle 18, un dibattito con Toni D’Angela (studiiso di cinema, direttore della webzine La Furia umana) e Domenico Gallo (studioso di Ballard, coautore di Houdini e Faust. Breve storia del cyberpunk e PK Dick. La macchina della paranoia), coordinato da Antonio Caronia; a seguire le proiezioni del documentario BBC Shanghai Jim e del film The Atrocity Exhibition (Jonathan Weiss, USA, 2001).

Un altro incontro, domenica 10, sarà dedicato a Ballard e le arti visive.

Tra le altre attività previste: Note per un collasso mentale, un recital prodotto da PhoebeZeitgeistTeatro (PhoebeLab, viale Monza 10, Milano, martedì 5, mercoledì 6, giovedì 7 alle 21:30 su invito o prenotazione, sabato 9 e domenica 10 alle 21:30 con ingresso libero); e alla Galleria Davide Di Maggio la presentazione di Hunt of Unabomber, opera di Ola Pherson che riproduce in plastilina l'omonimo documentario dedicato al famoso sociopatico, dal 6 aprile al 10 maggio; e Global Biopiracy di Ines Doujak, dal 12 maggio al 22 giugno.

Altre informazioni sull'incontro dell'8 aprile e sulla manifestazione sono disponibili su Facebook dove è anche possibile segnalare la propria presenza.