Kay Panabaker
Kay Panabaker
Anche per i figli avviene lo stesso tipo di ritorno al passato. Il figlio J.J., che prima era inserito nei programmi di recupero scolastico, come per magia inizia a usare il cervello per avere successo negli studi e nello sport e si dimostra un giovane genio in grado di affrontare da solo testi universitari e teorie matematiche da Premio Nobel. La sorella Daphne, che pure andava bene a scuola, ora sembra preoccuparsi solo dei ragazzi e di come uscire con loro e usa i poteri di telepatia solo per migliorare il suo status sociale. Avviene quindi una negazione della realtà iniziale definita disfunzionale, ma che in realtà rispecchiava realisticamente i dati demografici, e viene creata una realtà alternativa ideale dove sono i ragazzi e non le ragazze ad andare bene a scuola, mentre le ragazze vengono riportate al loro ruolo di cerca-marito a tempo pieno. Daphne, come donna, non avrebbe mai potuto avere i poteri del fratello perché non siamo ancora maturi per un super-eroe donna che sia anche un genio nelle scienze e nella matematica. Stephanie non a caso viene mostrata pochissimo nel suo laboratorio, mentre la sua assistente Katie viene annichilita e ridimensionata dalle capacità analitiche e informatiche di J.J., inoltre la società dove lavora Stephanie è diretta da un uomo, il Dottor King, quindi possiamo dire che il suo ruolo di scienziata è certamente innovativo, ma è comunque posto sotto il diretto controllo di un uomo che è simbolo della società patriarcale. Oltre al danno però c'è anche la beffa perché non solo a Daphne viene dato un potere tradizionalmente femminile, ma questo potere viene usato per limitare la sua importanza nella società e nelle storie che vengono raccontate nella serie, esattamente il contrario di ciò che è accaduto in altre serie TV, come Heroes (Usa, 2006-2010) e The Listener (Usa, 2009-in produzione), con personaggi maschili telepatici in cui i loro poteri venivano usati in modo molto più attivo e costruttivo rispetto alla giovane adolescente di No Ordinary Family.

Anche per quanto riguarda gli antagonisti vi è un ritorno al passato, quello creato negli anni Novanta da X-Files. Il nemico infatti viene identificato, seguendo le più classiche teorie complottiste, nelle multinazionali deviate che sperimentano sulle persone e le sfruttano per il proprio guadagno e per il potere, un nemico a cui presta il volto apparentemente attraente e rassicurante l'attore Stephen Collins, che interpreta il presidente della società per cui lavora Stephanie, assistito da The Watcher che è un cattivo dotato anche lui di super-poteri, ma creati artificialmente. Questo fatto è abbastanza rivelatore della paranoia complottista degli americani (e non solo loro) e definisce molto bene le gerarchie nella serie: Stephanie ha acquisito i poteri, ma non sa come, malgrado tutti i suoi esperimenti, invece il Dottor King è più avanti di lei non solo perché conosce l'origine dei poteri, ma li sa ricreare artificialmente per i propri scopi. Quindi certamente Stephanie è una brillante scienziata, ma la sua posizione viene ridimensionata dalle incredibili scoperte del suo capo che la supera come scienziato e come leader. L'unico motivo per cui Stephanie diventa un'eroina è la sua posizione etica che la contrappone all'assoluta mancanza di scrupoli del Dottor King. Questo potrebbe essere considerato anche un velato giudizio negativo verso la società patriarcale che King incarna, non a caso si serve di un super-uomo artificiale e cerca di usare uno scienziato, il Dottor Chiles, collega di Stephanie, per spiarla, mentre Stephanie

Jimmy Bennett
Jimmy Bennett
ha un'assistente donna che oltre tutto è anche la sua confidente e migliore amica.

Quindi potremmo individuare due schieramenti, uno maschile considerato deviato e manipolatore e uno femminile dedito alla ricerca pura ed eticamente fondato. Questo elemento della serie sembra un po' banale, d'altronde “scienziati uomini cattivi contro scienziate donne buone” è un po' semplicistica anche come sotto-trama.  Non è per niente banale e semplice invece la storia dei super-eroi involontari e riluttanti narrata dalla serie inglese Misfits, prodotta dalla Clerkenwell Films e trasmessa dal canale inglese E4, costola digitale di Channel Four (in Italia su Fox il lunedì alle 22:45). Attualmente la serie ha al suo attivo due stagioni di sei episodi ciascuna andate in onda in Inghilterra rispettivamente nell'autunno 2009 e nell'autunno 2010, più un episodio speciale di Natale del 2010, secondo la tradizione iniziata con le recenti serie di Doctor Who, ma è stata annunciata anche una terza stagione per l'autunno 2011. Per il suo stile innovativo e le storie realistiche, nel 2010 Misfits ha vinto in Inghilterra un BAFTA Television Award nella categoria Best Drama Series.