Come la fantascienza occidentale anche quella cinese ha origini antichissime, sono numerosi le opere mitologiche, i racconti sovrannaturali e le creature fantastiche, ma non mancano le storie di automi e i viaggi spaziali, come quello dell'avventata Chang E, traportata sulla luna dopo aver bevuto un filtro destinato al marito o quello di Re Mu di Zhou.

Dopo l'incontro con la fantascienza occidentale, avvenuto con la traduzione delle opere di Edward Bellamy e Julius Verne, anche in Cina diversi scrittori iniziarono a incamminarsi sull'impervia strada della narrativa d'anticipazione; con l'antologia Shi kong Urania ci fa conoscere il meglio della produzione cinese degli ultimi trenta anni.

La Terra allo specchio (Diqiu de jingxiang, 1980) - Zheng Wenguang

Un pianeta dai colori impossibili, che è stato abitato da una razza evoluta, ma dove sono finiti i misteriosi alieni?

L'isola (Yueguangdao, 1982) - Jin Tao

Mei Shieng si è rifugiato sul faro di una sperduta isola per continuare i suoi studi sulla natura della vita, e quando un pescatore gli porta il corspo di una giovane donna morta da poco decide di intraprendere l'esperimento più rischioso, strappare la ragazza dalla morte.

Corrosione (Fushi, 1981) - Ye Yonglie

La navicella spaziale Stella d'argento precipita nel deserto del Gobi, e la spedizione di soccorso soccombe a un microrganismo alieno: l'intera umanità si trova minacciata da una forma di vita che riesce a distruggere quasi tutto.

Le tombe del cosmo (Yazhou mubei, 1992) - Han Song

Decine di cimiteri e tombe isolate costellano lontani pianeti e sperduti asteroidi, monumenti all'avanzata dell'uomo nello spazio.

Ora, dopo secoli di oblio, si riaccende l'interesse dell'umanità per gli astronauti morti in epoche lontane.

Vita di un istante (Shanguang de shengming, 1994) - Liu Wenyang

Liu Yang è riuscito a trovare il modo di creare copie perfette di cose e animali, ma la loro esistenza è effimera, una manciata di minuti per vivere un'intera vita... ma potrebbe essere abbastanza.

La melodia della vita (Shegming zhi ge, 1995) - Wang Jinkang

Il tentativi di costruire un androide che potesse crescere e imparare come un essere umano è fallito, Kong Zhaoren ha creato una perfetta replica di un essere umano, ma lo sviluppo della creatura si è interrotto all'età di cinque anni, e quel bambino è un memento vivente della sconfitta.

Ma le cose sono destinate a cambiare con l'arrivo del genero, anch'egli uno scienziato che studia il mistero della vita.

Duello in rete (Jue dou zai wangluo, 1996) - Xing He

Quello che è cominciato come uno scherzo è ormai diventata una sfida, combattuta senza esclusioni di colpi nella rete immateriale di internet.

Quando però non vedi il tuo avversario le sorprese sono sempre possibili.

Pianeta errante (Liulang diqiu, 2000) - Liu Cixin

Una gigantesca opera di ingegneria ha permesso di arrestare la rotazione terrestre e di lanciare il nostro pianeta verso Alfa Centauri, per evitare la distruzione ad opera del sole, destinato a diventare una nova.

Ma uno sforzo tanto titanico ha un suo prezzo.

I sei sentieri (Liudao zhongsheng, 2006) - He Xi

Sin da bambino He Xi ha avuto strane visioni di spettri, tanto da essere creduto pazzo da famigliari e vicini, niente di strano che sia stato rinchiuso in un manicomio.

Chi lo ha fatto internare sa però che il giovane non è affatto pazzo.

Devo dire che mi aspettavo di più da questa antologia, è vero che quasi tutte le raccolte di racconti presentano buone opere e altre di livello più basso, ma se questo è il meglio che la fantascienza cinese è riuscita ad esprimere negli ultimi trenta anni allora di strada ne deve percorrere ancora tanta.

Sicuramente la chiusura alle influenze esterne e i paletti imposti dal regime comunista non hanno giovato, ma in situazione analoga i russi hanno sviluppato comunque un nutrito parco scrittori di buon livello, con punte di assoluta eccellenza.

I temi trattati sono classici, e molto spesso anche il modo con cui vengono portati avanti, Pianeta errante mi ha ricordato il pianeta trovato da Aarn Munro nelle sue peregrinazioni nello spazio, Corrosione ricalca Andromeda di Michael Crichton, entrambi scritti in modo più ingenuo e ottimistico.

Oltre alla fede nel futuro e nella scienza, comprensibile in una nazione che sta per diventare la prima potenza economica e politica del globo, una caratteristica comune ai racconti di questa antologia è una certa noncuranza alla verosimiglianza scientifica; non ho problemi ad accettare l'idea di motori spaziali in grado di spingere un pianeta, molto meno credibile che si costruisca una città sotterranea alle Hawaii, o pensare che la marea arrivi una volta al mese.

Da addebitare probabilmente al correttore di testi automatico la sostituzione dell'acqua regia con l'acquaragia come solvente quasi universale.

In conclusione devo dire che mi aspettavo di più da una antologia del genere, che andando a pescare nel meglio della produzione trentennale di un paese immenso non si riesca a raggiungere il livello di una antologia nostrana è abbastanza deludente.

Nota positiva è che il livello dei racconti si alza con il passare degli anni, e se la Cina avanzerà in campo fantascientifico con lo stesso passo del resto del paese potremmo leggere, tra qualche anno, un capolavoro proveniente dal lontano oriente.