È in libreria il romanzo L’anno del diluvio (The Year of the Flood, 2009) della scrittrice Margaret Atwood. Il romanzo era entrato nella rosa dei finalisti al John W. Campbell Memorial Award 2010.

Quello che ci descrive la scrittrice non è il classico diluvio biblico, ma è qualcosa di ben peggiore. Non è la mano divina a punire l’uomo per i suoi peccati, è la sua stessa mano rappresentata da grandi società o laboratori di multinazionali che semineranno la morte in tutto il mondo. In vari altri romanzi la Atwood ha lanciato grida di allarme in merito al riscaldamento globale e altri disastri provocati dall’uomo.

L'anno del diluvio narra le peripezie di un gruppo chiamato “Giardinieri di Dio”, una piccola comunità che riesce a sopravvivere alla catastrofe ambientale. Il romanzo contiene diversi riferimenti al lavoro precedente, intitolato Oryx and Crake e uscito nel 2003. Oltre a segnare il ritorno di vari personaggi, il nuovo romanzo risponde alle domande poste nel precedente volume e rivela l’identità delle tre figure umane che compaiono alla fine di Oryx and Crake.

Un brano dal testo. "Ora che il Diluvio Senz’Acqua si è abbattuto su di noi, qualunque cosa scriva è sicura, perché quelli che l’avrebbero usata contro di me quasi certamente sono morti. Perciò posso scrivere quel che mi pare.

Scrivo il mio nome, Ren, con una matita per gli occhi, sul muro vicino allo specchio. L’ho scritto un’infinità di volte. Renrenren, come una canzone. Se stai troppo da sola, rischi di dimenticare chi sei. Me lo diceva sempre Amanda.

Non posso guardare fuori, la finestra è in vetrocemento. Non posso uscire, la porta è chiusa a chiave dall’esterno. Però c’è ancora aria, e acqua, almeno finché l’impianto solare non si guasta. Ho ancora da mangiare. Sono fortunata..."

L’autrice. Margaret Eleanor Atwood è nata a Ottawa nel 1939. È una delle voci più note della narrativa e della poesia canadese. Ha da tempo conquistato un generale riconoscimento come la più importante donna di lettere del Canada. Laureata a Harvard, ha esordito a diciannove anni. Scrittrice estremamente prolifica, ha pubblicato oltre venticinque libri tra romanzi, racconti, raccolte di poesia, libri per bambini e saggi. Ha scritto, inoltre, sceneggiature per la radio e la televisione canadese. Più volte candidata al Premio Nobel per la letteratura, ha vinto il Booker Prize nel 2000 per L'assassino cieco e nel 2008 il Premio Principe delle Asturie. 

La quarta di copertina. In un mondo pericolosamente vicino al nostro, la Creatura si è sostituita al suo Creatore e, grazie all’ingegneria genetica, ha stravolto la Natura. La fede nella scienza è ormai un credo assoluto, integralista, fanatico. Tutto si vende, tutto si compra – l’identità, il sesso, la giovinezza – ma a che prezzo? Eppure c’è chi ha deciso di sottrarsi a questa logica perversa e distruttiva: è la setta dei Giardinieri di Dio. Novelli Adami e Eve, vivono nel sacro rispetto delle Specie animali e vegetali del pianeta sfuggite all’estinzione, cercando di convertire gli altri esseri umani in vista dell’imminente catastrofe.

Anno venticinque del calendario dei Giardinieri di Dio: la profezia si è avverata, un Diluvio Senz’Acqua si è abbattuto sul pianeta, l’umanità è decimata. Un quadro desolante, in cui però si apre un flebile spiraglio: due voci, quelle di Toby e Ren. Un tempo adepte dei Giardinieri di Dio, si ritrovano catapultate in un mondo stravolto e scoprono che la lotta per la sopravvivenza è appena iniziata. Armate unicamente dell’amicizia che le unisce e animate dal desiderio di ritrovare i compagni di un tempo, si avventurano in un coraggioso viaggio, costellato di pericoli a ogni angolo. Che ne sarà di loro? Faranno sorgere una nuova alba per la specie umana, oppure ogni speranza di vita è ormai perduta per sempre?

Margaret Atwood, L’anno del diluvio (The Year of the Flood, 2009)

Traduzione Guido Calza, Ponte alle Grazie, pagg. 479, euro 19,60