È in procinto di partire a Genova la nuova edizione del Festival della Scienza, manifestazione di divulgazione scientifica diventata ormai un punto di riferimento in Italia e non solo, per chiunque ami la scienza e la ricerca scientifica, e sia interessato ad approfondirne i temi. Dal 29 ottobre al 7 novembre confluiranno da tutto il mondo nel capoluogo genovese scienziati, ricercatori e divulgatori specializzati che attraverso incontri, dibattiti, mostre e laboratori, racconteranno la scienza e la tecnologia sia sul piano teorico che con riguardo alle ricadute nella vita quotidiana. Anche l'edizione di quest'anno ruoterà intorno a una parola chiave, un tema specifico che farà da filo conduttore per l'intera manifestazione. Per quest'anno la parola chiave sarà: Orizzonti.

Lo spunto arriva da una frase pronunciata dal famosissimo regista Martin Scorsese: "Ampliate i vostri orizzonti, c'è sempre così tanto da imparare". L'orizzonte, in senso scientifico, viene quindi inteso come linea di confine verso il nuovo, l'inedito e l'inesplorato. Come recita l'introduzione sul sito internet della manifestazione, l'orizzonte "può rappresentare un piano fisico e un atteggiamento mentale, un modo di pensare, un raggio d’azione, una prospettiva, una direzione di indagine. È un campo che delimita le possibilità e al contempo ci stimola a superarle". Il raggiungimento della linea di confine tra ciò che sappiamo e ciò che ancora possiamo scoprire, con gli strumenti che la scienza ci mette a disposizione, rappresenta da sempre la molla che spinge gli studiosi a esplorare nuovi concetti e nuove discipline. Con lo scopo di spostare quella linea un po' più in là, per scoprire ancora e ancora. Un concetto, quello di orizzonte, in grado forse più di ogni altro di accomunare la scienza alla fantascienza, che ne rappresenta la controparte letteraria.

Il concetto di orizzonte sarà sviluppato attraverso sei percorsi tematici. Si parte dagli orizzonti dell'uomo, dalla sua capacità di "stare al mondo" in modo diverso e di come la scienza possa aiutare a ridefinire nuovi concetti di sostenibilità e di benessere. Si prosegue con gli orizzonti delle idee, poiché soltanto con la capacità di concepire grandi idee e di realizzarle si può vincere la sfida di consegnare un mondo migliore alle generazioni future. Gli orizzonti della tecnologia raccontano la grande avventura delle macchine e di come possono aiutarci a raggiungere un progresso più sostenibile. Gli orizzonti dell'universo che oggi, con le grandi scoperte astronomiche e gli enormi progressi nel campo delle particelle elementari, si fanno via via più vicini. Attraverso gli orizzonti della luce e della materia illustreranno ai visitatori come si è arrivati al controllo della luce attraverso i laser, e alla conoscenza profonda della struttura della materia attraverso i microscopi. Infine gli orizzonti della vita, le ultime frontiere in fatto di genetica e di vita, naturale e artificiale, con tutte le sfide conseguenti. Quest'ultimo tema fornirà un rimando utile al tema della biodiversità, al quale il Festival dedica uno spazio particolare dato che il 2010 è stato proclamato dall'ONU Anno Internazionale della Biodiversità.

Come sempre i temi saranno sviluppati attraverso una lunga serie di eventi, suddivisi tra conferenze, mostre, laboratori, spettacoli ed eventi speciali, tutti di grande richiamo. Come sempre particolare attenzione sarà dedicata alle scuole, con una serie di esperienze interattive che introduranno i più giovani alle meraviglie della scienza. Nel programma della manifestazione saranno presenti anche eventi ospiti raccolti nei cosiddetti Grandi Contenitori: si tratterà di eventi collegati al Festival e che illustreranno le iniziative scientifiche e culturali presenti in Liguria. A fine ottobre sarà poi inaugurata a Genova la prima edizione della Biennale del Mediterraneo, al cui interno il Festival sarà presente con una serie di eventi incentrati su questa particolare area geografica. Gli oltre trecento eventi di questi dieci intesissimi giorni di Festival si svolgeranno principalmente a Genova, anche se non mancheranno puntate verso l'entroterra ligure e sulla riviera.

Come sempre ricco il parterre degli ospiti. Si comincia il giorno dell'inaugurazione da Riccardo Giacconi, premio Nobel per la fisica che terrà una conferenza sull'astronomia a raggi X, per passare all'economista libanese Nassim Nicholas Taleb, ideatore della teoria del "cigno nero". Nei giorni successivi si alterneranno un numero enorme di personalità, da Bruno Bozzetto a Piergiorgio Odifreddi, da Marco Cattaneo (direttore di Le Scienze) a Paolo Flores d'Arcais; e poi il filosofo della scienza Telmo Pievani, il britannico Nicholas Humphrey, il sempre vivace matematico Ian Stewart, il notissimo fisico e divulgatore Paul Davies, il fondatore del movimento ambientalista americano Stewart Brand e moltissimi altri. Tra gli spettacoli da segnalare la prima italiana di Icaro ai confini del tempo, testo teatrale tratto dal libro dell'astrofisico Brian Greene (che sarà presente) con musiche originali composte da Philip Glass, nonché Non è mai troppo Darwin, viaggio alla scoperta dell'evoluzione interpretato dall'attore Giuseppe Cederna.

Inoltre quest'anno il Festival sarà seguito da VivereGenova, web magazine del Comune di Genova che pubblicherà articoli, foto e video dei vari eventi (il link è fra le Risorse in rete). Non resta che rinviare al sito ufficiale del festival, www.festivalscienza.it, dal quale prendere visione dell'intero programma, nonché prenotare i singoli eventi e acquistare i biglietti, come sempre dai prezzi più che accessibili: si va dai dodici euro per un singolo evento (otto euro per i ragazzi), all'abbonamento di diciotto euro valido per l'intera manifestazione. Insomma, se l'orizzonte si può vedere dovunque, a Genova quest'anno si può anche provare ad andare oltre.