C’è ancora chi ritiene Chistopher Eccleston il miglior protagonista di Doctor Who da quando Russel T Davies lo riportò sugli schermi della BBC nel 2005. Dopo la premiere, il network inglese annunciò però che Eccleston avrebbe lasciato la serie al termine della stagione per “paura di un'eccessiva identificazione nel personaggio e la faticosità delle riprese”, ragioni subito smentite dall’attore con tanto di pubbliche scuse della BBC.

Da allora c’è stato solo silenzio da parte di entrambi, rispetto reciproco e la consapevolezza che il talento di Eccleston ha ampiamente contribuito a riportare al successo il Time Lord di Gallifrey dalle 13 vite.

Per la seconda, terza e quarta stagione della sua nuova era, il Dottore è stato interpretato dall’amatissimo David Tennant che nel 2010 ha lasciato il testimone a Matt Smith per la quinta stagione firmata Steven Moffat, conclusasi proprio in questi giorni con l’atteso episodio dal titolo The Big Bang.

Ora Christopher Eccleston è tornato a parlare dei motivi per cui lasciò uno dei ruoli televisivi più ambiti della tv britannica in una intervista rilasciata a Radio Times, in cui racconta il disagio che provò per condizioni di lavoro che non gli andavano a genio.

“Ho sempre avuto una mentalità aperta, ma ho deciso che dopo l’esperienza della prima serie non avrei voluto proseguire. Non mi piaceva l’atmosfera e la cultura in cui noi, del cast tecnico e artistico, dovevamo lavorare. Ho pensato che se fossi rimasto nella serie, avrei dovuto chiudere un occhio su certe cose che consideravo sbagliate”.

Piuttosto evasivo? Eccleston ha però voluto aggiungere che non vuole che ci si fossilizzi più sul suo addio alla serie, anzi, il fatto d’essere stato interprete del Dottore è la cosa più importante. “Sento veramente di essere stato d’aiuto nel reinventare il personaggio e ne sono molto orgoglioso”.

Per i nostalgici del passato recente, ecco il video della “dipartita” di Eccleston a favore di David Tennant: il nono dottore si rigenera.