Recentemente Ridley Scott ha avuto occasione di partecipare al primo Los Angeles Times Hero Complex Festival, una manifestazione di tre giorni in cui sono stati proiettati alcuni classici film di fantascienza accompagnati da una sessione di domande rispettivamente con Leonard Nimoy, Christopher Nolan e Ridley Scott.

Scott ha partecipato in una maratona in cui ha presentato sia Blade Runner che Alien, e nell'occasione ha parlato anche dei due prequel del film che nel 1979 ha aperto una delle saghe più note del cinema di fantascienza.

Come ben si sa in Alien, poco prima che Kane (John Hurt) venga raggiunto dal Face Hugger durante l'esplorazione dell'astronave caduta sul pianeta e da cui arriva il segnale, viene inquadrato un gigantesco scheletro fossilizzato che pare esserne stato il pilota originale. Scott si è sempre domandato chi fosse e da dove venisse questo Space Jockey, e proprio per questo ha deciso di scriverne la storia. Adesso che c'è una sceneggiatura pronta, è partita la fase di preproduzione di un set che servirà proprio a spiegare come questo si innesti all'interno della saga.

Rispondendo alle domande del moderatore Scott sulle prime ha detto di essere stupito che, a distanza di così tanti anni, ci fosse un pubblico venuto apposta per guardare due suoi film di fantascienza uno dietro l'altro, anche considerando che Blade Runner non era andato bene all'inizio (doveva competere con ET) e che prima dei film di Mad Max, le opere di Moebius e Star Wars, non era un genere di suo interesse.

Anzi, Alien ha rischiato di non esistere, sia perché il soggetto era già stato rifiutato da altre quattro persone, sia perché il budget iniziale era abbastanza misero.

Poi si è passati a parlare dei nuovo progetti. Il prequel non ha ancora una posizione temporale del tutto definita, ma si svolge sicuramente molto tempo prima del prima film, questo per permettere di poterci mettere il materiale sufficiente per due film. E quando il pubblico verrà a conoscere come lo Space Jockey ha incontrato gli alieni (come l'incontro sia finito è ovvio), vorrà certamente sapere anche quello che ha fatto prima.

Ha compiuto molte ricerche sulle attività sottomarine per concepire il prossimo film, che riguarderà da vicino le possibilità di terraformare un pianeta in modo da renderlo abitabile per gli uomini.

Sicuramente, se al tempo gli fosse stato chiesto di girare un altro film, ma Scott dice che scoprì l'esistenza del progetto di Aliens solo quando questo era già molto avanti, avrebbe utilizzato lo Space Jockey.

Da notare anche che, nel rispondere a domande che riguardano glialtri suoi progetti, Scott (che si è ripreso da un recente infortunuio al ginocchio) ha detto che sta lavorando sulla quarta versione della sceneggiatura tratta da The Forever War di Joe Haldeman e che spera davvero di poter realizzare il film.

E alla domanda che riprendeva una sua vecchia affermazione che diceve che "la fantascienza è morta come il western" ha risposto di non ricordarsi di averla pronunciata, ma che anzi, sta lavorando proprio ad un western con lo stesso sceneggiatore di Brokeback Mountain.