I temi tradizionali non si esauriscono qui, perché viene rispolverato addirittura il tema biblico della caduta dell'uomo causato dalla donna. Il primo episodio che causa la sua caduta vede Anakin assaporare la vendetta per la morte della madre, l'altra donna della sua vita. Il secondo episodio vede coinvolta naturalmente Amidala. Anakin ha delle visioni in cui vede morire di parto la moglie. Scopre che il lato oscuro della Forza permette di esercitare il controllo sulla vita e sulla morte e quindi decide di lasciare gli Jedi per tentare di salvare la sua adorata moglie. Solo che scegliere il lato oscuro significa abbandonare completamente ogni controllo razionale sulla propria vita e arrendersi alle emozioni negative, la rabbia, l'odio e la disperazione, insomma tutta l'irrazionalità che viene rifiutata dagli Jedi. Possiamo dire con le parole di Obi Wan che si smette di essere ciò che si è per diventare qualcun altro, in un certo senso è come morire e rinascere. La scena finale col montaggio parallelo tra il parto di Amidala e la “ricostruzione” di Darth Vader è come una morte e una nascita allo specchio: da una parte Amidala muore per amore mentre nascono i suoi due gemelli, dall'altra muore Anakin,  anche lui per amore (o forse per odio dato che ha tentato di ucciderla) e nasce Darth Vader. L'unico problema è che a parte la drammaticità della scena (forse l'unica in tutto il film), la morte di Amidala non ha alcun senso. Prima di tutto è un errore di continuità perché nella prima trilogia c'è una scena in cui Luke chiede a Leia di parlargli della madre, che quindi anche se è morta giovane, è comunque sopravvissuta al parto e ha cresciuto sua figlia tanto che lei se la ricorda bene. In secondo luogo, morire di parto, lasciarsi morire per disperazione senza che i potentissimi robot medici possano intervenire non ha senso all'interno dell'arco di sviluppo del personaggio: una combattente, una donna forte e di grande coraggio come Amidala e soprattutto una eroina non muore di crepacuore perché il suo compagno è diventato un criminale e ha cercato di ucciderla; una donna come lei non abbandona i suoi due figli al loro destino, anzi si aggrappa a loro come unica fonte di forza per andare avanti. Farla morire in questo modo insulso è un insulto all'integrità morale del personaggio e anche verso il pubblico femminile, soprattutto quella fetta di pubblico che ha figli. Questa è una trama da romanzo d'appendice dell'Ottocento e neanche uno dei migliori. Solo un uomo ancorato al passato come Lucas poteva scrivere una storia simile, un autore che non capisce nulla delle donne, quelle vere, quelle che incassano ogni colpo e vanno avanti per la propria strada facendo il proprio dovere di madri anche se con la morte nel cuore, perché il bene dei propri figli conta più di se stesse. Questo sarebbe stato un esempio di vero eroismo per Amidala, sopravvivere malgrado tutto, per se stessa e per i propri figli, sarebbe stato un esempio positivo contrapposto a quello negativo di Anakin/Darth Vader. Quante donne ci sono oggi che crescono da sole i propri figli, che hanno vissuto storie dolorosissime, che sono profughe, vittime della guerra e di stupri etnici, che vedono morire la civiltà intorno a sé. La scelta di morire di Amidala è  una scelta da vigliacchi, di chi non ha alcun senso del dovere verso i propri figli, di chi non li ama e in realtà non li ha mai voluti. Questo profilo però non corrisponde ad Amidala che ha sacrificato la sua vita  per un ideale al servizio del proprio pianeta e quindi sa cosa significa il senso di responsabilità. Lucas non è riuscito a creare un'eroina, ma solo una vittima, una che si arrende nell'unico momento della sua vita in cui non avrebbe dovuto farlo e questo perché ha forzato su di lei degli schemi di comportamento che non le appartengono. Quando si crea un personaggio e lo si delinea così bene tanto da renderlo vivo, ad un certo punto inizia ad avere vita propria ed agisce secondo le proprie regole come una persona vera. Se l'autore non segue lo spirito del personaggio e anzi lo obbliga entro la sua personale visione, allora il personaggio perde forza e diventa falso, esattamente come è accaduto ad Amidala. Questo problema di Lucas però non è limitato all'unico personaggio femminile di rilievo della seconda trilogia, l'autore ha voluto forzare sui suoi personaggi e sul suo pubblico altre idee tradizionaliste e patriarcali. Ha reso l'appartenenza all'ordine cavalleresco degli Jedi un fattore genetico creando il paradosso: se tutti coloro che hanno il patrimonio genetico giusto per diventare Jedi fanno voto di celibato e non hanno discendenti, gli Jedi non dovrebbero estinguersi entro breve tempo?