Minacce legali. Sono arrivate subito, da parte del Parents Television Council, un'unione di genitori americana (in Italia molti conoscono il famigerato Moige, responsabile di tanti taglieggiamenti e rimaneggiamenti su telefilm e cartoni animati), non appena è stato reso pubblico il titolo della nuova trasmissione di William Shatner.

Il titolo è $#*! My Dad Says, che come si può immaginare non parla di un padre che ripassa insieme al figlio la tastiera del computer partendo dalla prima riga. Su altri siti viene a volte riportato come Bleep My Dad Says, e a dire il vero ci è venuta anche una piccola malsana curiosità su quale sia la parola blippata (quella che comincia con la s e finisce con hit o la più comune f-word).

Il programma dovrebbe andare in onda sulla maggiore rete americana, la CBS, in quella che oltreoceano è praticamente la terza serata, ovvero le 22.

La PTC ha assicurato che se questo dovesse accadere verrebbe lanciata una campagna legale contro tutti coloro che inseriranno la propria pubblicità nello show, e verrebbe chiesto il ritiro della licenza a tutte le trasmittenti affiliate alla CBS. "La CBS ha scelto intenzionalmente di inserire un termine esplicito di questo tipo nel titolo del programma, e anche se è stato annunciato che la parola verrà blippata, si tratta comunque dell'ennesima dimostrazione del disprezzo della CBS per la famiglia e per il pubblico" ha tuonato l'associazione.

La CBS risponde che il programma è ispirato al fenomeno Twitter, che non sarà per nulla indecente e aderirà agli standard di qualità della CBS. Inoltre sarà molto semplice, per chi desidererà farlo, bloccare il programma usando il V-chip, che non è la versione visitor di Twitter ma un tipo di decoder in uso in America che permette di bloccare certi programmi basandosi sul rating.

Come spesso accade in queste cause promosse dalle unioni genitori contro la tv, insomma, ci sembra la classica bufera in un bicchier d'acqua.

Per chi se lo chiedesse, sì, William Shatner è su Twitter. E twitta anche abbastanza frequentemente. Se volete sapere come va a finire questa vicenda potete diventare suoi followers: twitter.com/williamshatner