Correva il lontano anno 1970 quando sulla rivista Psyco apparvero una serie di storie fantascientifiche a fumetti molto particolari, opera di due autori d'eccezione, Franco Bonvicini, in arte Bonvi, come disegnatore e Francesco Guccini come sceneggiatore.

Da una simile unione di talenti non poteva nascere che un prodotto fuori dal comune, anche se purtroppo la rivista ebbe una vita breve le storie non sono cadute nel dimenticatoio: raccolte e pubblicate nel 1979 in un volume degli Oscar Mondadori vengono riproposte ora da Rizzoli-Lizard in una nuova edizione, restaurata e comprensiva di tavole assenti nella prima edizione.

I protagonisti di Storie dello spazio profondo sono gli stessi autori, Bonvi nella parte di un avventuriero dello spazio, dal passato oscuro e rotto a ogni esperienza, mentre Guccini veste i panni (si fa per dire) di un robot un po' saputello e solo apparentemente rispettoso della legalità.

Il volume contiene sette storie, che sono:

- Galassia che vai... 

- Vivere ricchi e felici 

- Bonifica spaziale

- La legione dello spazio

- Chi cerca trova e i cocci sono suoi

- Meglio soli che male accompagnati

- Pugni, pupe e robot

Va detto che due di esse non sono state scritte da Guccini, il nostro aveva impellenti affari di cuore negli Stati Uniti (se siete curiosi di sapere come è andata a finire ascoltate 100, Pennsylvania Ave.) e abbandonò Bonvi nel mezzo del cammino.

Per nulla scoraggiato l'abile disegnatore, pur di completare la serie,  saccheggiò a piene mani la produzione letteraria del maestro Robert Sheckley, con quella che in seguito Guccini definì "una vera e propria antologia del furto, un classico del genere, direi".

Non sono d'accordo con questa definizione, penso che si possa parlare al massimo di collaborazione involontaria, e comunque dato che in seguito Hollywood, prima con Guerre stellari poi con Wall-E, ha saccheggiato a piene mani le storie di Bonvi e Guccini direi che si è andati in pari.

Le storie sono una vera gioia per gli appassionati di fantascienza: disegnate in bianco e nero, con abbondante uso di retini, spaziano dalle città del futuro come Mega-York o New Sodoma a sperduti asteroidi sedi di stazioni televisive o usati per traffici illeciti, passando per pianeti infestati da oscuri pericoli o da ambiziosi generali.

Anche i personaggi che popolano il fumetto sono innumerevoli, dal pirata spaziale (davvero poco fortunato) ai fanatici religiosi in cerca di una terra promessa, dalle pricipesse in pericolo ai vecchi legionari dello spazio.

I brevi intermezzi che mostrano scene di vita, quotidiana o meno, contribuiscono a dare una visione ancora più ampia dell'universo immaginato da Bonvi e Guccini, affascinanti e divertenti le loro storie sono approdate dalle pagine di una rivista allo schermo dell'iPad (disponibili a 0,79 euro), fresche e appassionanti come se quaranta anni non fossero passati.