Indubbiamente era una perfetta avversaria per la nostra eroina Juliet, che ne è rimasta annientata: dopo quasi trent'anni tutti si ricordano di Diana, grazie soprattutto alla volitiva interpretazione di Jane Badler, ma pochi sembrano ricordare la sbiadita Juliet. I cattivi sono sempre più affascinanti dei buoni e poi  la serie è intitolata agli alieni e non ai terrestri quindi i protagonisti sono loro.L'altro personaggio chiave della serie è Elizabeth, ma per parlare di lei dobbiamo parlare anche di sua madre, la giovane Robin Maxwell. Robin è vittima degli esperimenti di eugenetica di Diana che la fa mettere incinta da Brian con il metodo classico, dato che la serie è stata girata prima dell'invenzione dell'inseminazione artificiale e di tutte le ricerche correlate alla riproduzione e alla clonazione. Vediamo Robin in molte scene in cui guarda con orrore il proprio corpo che cambia: prima le compaiono delle macchie verdi intorno al corpo, poi si alza di notte per mangiare carne cruda. Decide di abortire perché è disgustata dalla progenie che porta in grembo, ma i medici non riescono ad eseguirlo perché il corpo della madre risulta essere sotto il controllo del feto. È costretta quindi a portare a termine la gravidanza contro la sua volontà. Quando le si rompono le acque (di un terribile colore verde) Juliet suggerisce un cesareo, quindi la poverina non riesce neanche a fare un parto normale. In un'epoca in cui non esisteva ancora l'ecografia, non sanno che Robin porta in grembo due gemelli: il primo nato è la bambina umana, che però risulta avere una lingua biforcuta da lucertolone (che però non si è più vista negli episodi successivi), mentre il secondo nato è un lucertolone in tutto e per tutto, che esce da solo dalla pancia della madre. Tutta questa catena di eventi trasforma la maternità in un'esperienza abietta, piena di orrore, mostruosa, che sfugge al controllo degli uomini e della medicina, ma soprattutto anche della donna che è caratterizzata come vittima e non come soggetto dell'evento. Il corpo della donna diventa in questa storia un punto d'incontro tra "noi" e "loro", il luogo dove si svolgono avvenimenti terrificanti. Non è una novità nella fantascienza e nell'orrore, basti pensare a film come Rosemary's Baby, la serie di Alien ecc.Anche la figlia di Robin, Elizabeth, segue le orme della madre e viene identificata come intermediaria tra l'umanità e il mostruoso. L'insistenza su scene in cui la bambina cambia pelle e cresce come i rettili, la sua pericolosità verso gli altri bambini, la connotano immediatamente come mostro e non come umana, anche grazie al contrasto con il suo aspetto angelico di bambina bionda con gli occhi chiari (presi dal padre probabilmente, dato che la madre ha capelli e occhi scuri, anche se questa cosa non ha molto senso visto che i Visitor non vengono mai mostrati con i capelli quando hanno l'aspetto naturale). Quando Elizabeth cresce di nuovo e diventa una giovane donna viene mostrata sempre inserita in un gruppo comandato da uomini, prima sotto la tutela del nonno e poi sotto quella del gruppo della resistenza. Gradualmente, però, Elizabeth si guadagna la fiducia di tutti tanto che in assenza di Mike Donovan e di Juliet le viene affidato il comando del campo. Riesce, poi, a sviluppare tutta una serie di poteri mentali come la telepatia, la telecinesi, l'interfaccia con le macchine (computer, ascensori), visione a distanza, ecc. È a questo punto della storia che Elizabeth diventa un membro essenziale della resistenza perché riesce a risolvere situazioni senza uscita e salva tutti con le sue capacità quasi magiche. Il capo dei Visitors, il "Superiore" (continua a cambiare nome di episodio in episodio), non può fare a meno di notarla e la contatta a distanza telepaticamente per convocarla ad un incontro con lui sull'astronave madre di Los Angeles, dopo che è stato dato il "cessate il fuoco" a tutte le truppe dei Visitors. Nelle intenzioni del Superiore sarà lei la persona che riuscirà a portare la pace tra i due mondi in lotta, infatti nell'ultimo episodio viene definita "portatrice di pace" e "unificatrice di culture". Questo suo nuovo ruolo naturalmente le fa guadagnare uno splendido abito da sera rosa confetto e un trucco sul viso molto marcato, in modo da connotare anche visivamente il cambiamento di ruolo da ragazza acqua e sapone membro della resistenza a semi-dea intoccabile prescelta dal Superiore per i suoi oscuri raggiri politici e forse anche per qualcos'altro. Un passo avanti indubbiamente per il personaggio! Ma il Superiore non è l'unico a voler controllare e manipolare Elizabeth, anche il suo fidanzato Kyle (interpretato da Jeff Yagher) vuole controllare il suo destino e le chiede di rifiutare il suo ruolo nel processo di pace perché lui non vuole perderla. Questa affermazione dà per scontato che i due ruoli, di fidanzata e di pacificatrice, non sono compatibili, quindi se lei ne sceglie uno non potrà essere anche l'altro e dato che lui la ama si sente in diritto di chiederle di rinunciare per rimanere al suo fianco come fidanzata, in un ruolo chiaramente subordinato. Meno male che lei rifiuta, ma non siamo sicuri che lo faccia per libera scelta o perché semplicemente vuole seguire il suo destino di figlia dello spazio o se lo ha fatto perché sotto l'influenza telepatica del Superiore. Ad ogni modo Elizabeth non è la donna che potrebbe essere alla fine della serie, le sue potenzialità non sono state affatto sfruttate bene ed è rimasta in fondo una ragazza in cerca di se stessa in balia della volontà di un fidanzato possessivo e antiquato e di un politico manipolatore alieno, non è quindi un'eroina con cui ci si possa identificare.