In questo momento gli sceneggiatori Robert Orci e Alex Kurtzman sono seduti da qualche parte a chiedersi come stupire di nuovo il mondo con il sequel di Star Trek, previsto per il 29 giugno 2012. Non avranno molto tempo, perché la sceneggiatura dovrà arrivare sul tavolo di JJ Abrams entro l'estate. Se mai dovessero essere a corto di idee, sappiano che fuori dalla porta si è formata la fila. E non di gente qualunque: sono tutti capitani con esperienza pluriennale di navigazione nello spazio, disponibili a dare una mano, magari in cambio di una manciata di secondi di visibilità nel film.

 

Sentite cos'ha recentemente dichiarato Patrick Stewart, ovvero il capitano Picard nella serie Star Trek – The Next Generation (1987-1994), durante una convention svoltasi a Sydney: “Mi è piaciuto molto il ruolo di Leonard Nimoy nel film”. E poi, senza che nessuno glielo chiedesse, ha proseguito: “Se mi venissero a chiedere di fare una comparizione nel nuovo film, lo farei. C'è dietro un gruppo di persone dal talento eccezionale”.

Captatio benevolentiae a parte, il succo dell'intervento esprime senza mezzi termini un messaggio che già altri prima di lui hanno lanciato alla produzione: sono qui, prendetemi a bordo. Kate Mulgrew, per esempio, il capitano Janeway nella serie Voyager (1995 – 2001), in una recente intervista al sito trekmovie.com si è sbilanciata in una dichiarazione sulla cultura occidentale, che metterebbe sistematicamente davanti i giovani ai vecchi: “Ecco perché il film di Abrams è tornato indietro e si è presentato come un prequel. Così vanno le cose. Ma magari arriverà il momento di una grande reunion, perché no? Sarebbe favoloso rivedere tutti insieme Picard, Janeway e Kirk”. Chissà quale distorsione spazio temporale bisognerebbe mettere in piedi per rendere possibile un simile evento. Forse rendendosi conto della difficoltà della cosa, la Mulgrew ha poi proseguito con una dichiarazione più cauta e sentimentale: “Sarei comunque disponibile a rivestire i panni di Janeway in un film di JJ Abrams. Non posso pensare di aver dato l'addio definitivo a Kathryn. Rappresenta dieci anni della mia vita, in cui mi sono sposata e ho divorziato, ho cresciuto i miei figli. È difficile lasciarla andare”.

Più ironico Scott Bakula, il capitano Jonathan Archer in Star Trek: Enterprise (2001 – 2005), che viene esplicitamente citato nel film di JJ Abrams (lo nomina Scotty): “Ho molto apprezzato la citazione, lo ammetto. Il regista e lo staff hanno fatto un ottimo lavoro. Gran film. Ma ora penso solo a fare fuori il mio principale rivale per il prossimo film: William Shatner”. E in effetti quest'ultimo è forse il sogno non tanto recondito di tutti i fan. Per quanto non prestante come ai tempi della prima serie (quando mostrava fieramente i pettorali nel pigiama di servizio), il capitano Kirk non hai mai fatto mistero dei suoi desideri e non perde occasione per ribadire il concetto. Durante la presentazione della sua statua di cera al Madame Tussaud's di Hollywood a novembre, alla domanda: “Rientra nei suoi piano comparire nel prossimo Star Trek?”, la perentoria risposta è stata: “Non ho piani perché non sono io a fare i piani. JJ Abrams ha il mio destino nelle sue manine. I posso solo dire che mi piacerebbe esserci”.

E voi, chi vorreste vedere nel prossimo Star Trek?