Assegnati il 24 gennaio gli Aurealis Awards per le migliori opere del fantastico australiano. Si tratta della tredicesima edizione. I vincitori sono stati annunciati durante la tradizionale cerimonia che si è svolta allo Judith Wright Centre of Contemporary Arts di Brisbane. Durante l'incontro sono stati letti brani di opere speculative pubblicate prima del 1995, ovvero prima dell'istituzione del premio.

Gli Aurealis riguardano le migliori opere di fantascienza, di fantasy e di horror di autori australiani o residenti in Australia e pubblicate per la prima volta in inglese. Per competere all'edizione 2009 le opere dovevano essere state pubblicate tra l'1 Novembre 2008 e il 31 Ottobre 2009.

Ecco i vincitori nelle categorie di fantascienza.

Per il miglior romanzo si è imposto Andrew McGahan con Wonders of a Godless World, che ha sconfitto il plurivincitore Sean Williams con l'ultimo volume della sua più recente saga The Grand Conjunction: Astropolis Book Three.

Il romanzo vincitore è centrato su un personaggio immortale che raggiunge un ospedale situato in un'isola dominata da un vulcano e sconvolge le vite dei pazienti che vi si trovano, coinvolgendoli in uno strano viaggio che mescola spazio e forze della natura.

Nel racconto breve è emerso Peter M. Ball con Clockwork, Patchwork and Ravens (apparso su Apex Magazine, maggio 2009).

La categoria della migliore antologia (indipendentemente dal genere) è stata vinta da Jonathan Strahan con Eclipse 3, antologia di fantascienza della Night Shade Books, mentre il premio per la migliore raccolta personale è andato a Greg Egan con Oceanic (che contiene anche la novella apparsa su Odissea Fantascienza 6 di Delos Books). L'autore ha però scelto di non ritirare il premio. La decisione è forse legata alla sua nota idiosincrasia alle apparizioni pubbliche (tanto che non ci sono sue foto in rete).