Martin Campbell, più che un regista, è un risolutore di problemi, soprattutto quelli di James Bond: prima è stato messo al comando dell'agente segreto con il volto di Pierce Brosnan, poi con le fattezze di Daniel Craig in Casino Royale. Il buon Martin arriva, sistema il problema e se ne va, oculatamente evitando quel pasticcio di sceneggiatura che è stato Quantum of Solace. Ora però la sua sfida è più grande: dare forma e sostanza al personaggio di Green Lantern: "Penso che dobbiamo dargli un forte senso di realismo," ha detto in un'intervista a Scifi Wire. "Ogni volta che facciamo una riunione, abbiamo con noi un ridicolometro, ovvero descriviamo una scena e poi vediamo di togliere ogni aspetto ridicolo, portando la storia a un livello più reale."

Uno degli aspetti che intende sistemare è l'apparente invulnerabilità dei supereroi: "Quando vedi questi film, sembra che nessuno si faccia male. Ho visto Wolverine sollevare persone e lanciarle centro metri più in là contro un muro di mattoni. Questi, subito dopo, riprendevano a combattere come se niente fosse. Per me è un tantino assurdo". Anche le manifestazioni dell'anello saranno legate al personaggio: "E' la forza di volontà che guida l'anello e i suoi poteri. Credo sia l'unico supereroe a farlo".

Campbell ha confermato che il film racconterà le origini di Hal Jordan (Ryan Reynolds), un pilota di aerei militari che diventa il guardiano della terra indossando un anello che consente di creare dal nulla manifestazioni scelte dal possessore. Con lui la moglie Carol Ferris (Blake Lively, da Gossip Girl) e il cattivo di turno, il dottor Hector Hammond, interpretato da Peter Sarsgaard.

Per concludere, il regista ha dato a intendere (ironicamente?) che, tanto per cambiare, anche Green Lantern potrebbe diventare una trilogia: "Oh sì, certo! Un po' come Sam Raimi e Spiderman, giusto?".

Il film è previsto in uscita per il 2011. Speriamo che il ridicolometro funzioni a dovere.