Durante un'intervista con Forbes, il presidente dell'emittente Syfy Channel, ovvero Dave Howe, ha raccontato le ragioni e le necessità del cambiamento apportato al suo canale televisivo, a partire dal nome: "Volevamo allargare la fascia di pubblico, bilanciare la presenza maschile e femminile e soprattutto, aumentare il numero degli spettatori".

Secondo Howe, il cambio di nome, malgrado a livello fonetico non sia cambiato praticamente nulla, ha contribuito a svecchiare l'immagine geek oriented, che stava portando l'emittente a essere un prodotto di nicchia e, quindi, a passare inosservata. "Credo che l'evoluzione del marchio, dal cambiamento del nome al look dell'emittente stessa, alle sensazioni che comunica, abbia portato una maggiore accessibilità e quindi un maggiore interesse per un pubblico più ampio, quello che una volta non si sarebbe mai fermato a seguire la nostra programmazione." I dati gli hanno dato ragione: "Dei due nuovi telefilm che abbiamo lanciato, Warehouse 13 ha avuto il rating più alto mai raggiunto nei diciassette anni di esistenza dell'emittente. Abbiamo registrato anche un aumento compreso tra il 20-30% del pubblico femminile. E anche Stargate Universe ha ottenuto un risultato importante: portare all'emittente un pubblico diverso e più ampio".

Per quanto riguarda la coppia Battlestar Galactica / Caprica: "BSG è stata la serie di bandiera dell'emittente, ma in ultima analisi non è riuscita ad attirare una più ampia fetta di pubblico, perché andava in onda su un'emittente di nome Sci-fi e perché era ambientata nello spazio. Il risultato era che parlava a una nicchia di pubblico limitata, anche se di fatto era più una serie basata sull'intensità dei personaggi, dove l'azione nello spazio era irrilevante".

Con Caprica le cose saranno però diverse: "Abbiamo avuto un responso enormemente positivo dai test effettuati con il nuovo pubblico: la gente ha reagito meglio a una serie basata su un ambiente simile a quello terrestre, in cui riconoscersi con i personaggi e dove mancava la parte spaziale della storia".

Un'altra mossa strategica è stata inserire i propri telefilm in Hulu, una

sorta di emittente virtuale (purtroppo solo per il pubblico americano) in rete dove vedere in streaming i telefilm poco dopo la messa in onda. Con l'aggiunta, nel caso di Syfy, del fatto che la visione è assolutamente gratuita, cosa che ha attirato non poche critiche, mentre per l'emittente si è dimostrata un'ottima fonte di guadagno per la vendita degli spazi pubblicitari. Riguardo alle critiche, Howe dice "la tecnologia ormai esiste e il pubblico troverà comunque un modo per seguire le serie tv (tramite i downoad non proprio ufficiali), per cui, abbiamo pensato che fosse meglio fornire noi stessi l'accessibilità".

L'investimento per il futuro di Syfy si è appena concretizzato con la conferma per la stagione due di Stargate Universe, malgrado abbia avuto finora solo dieci episodi in onda, nonché per la stagione tre di Sanctuary, che ha aperto la strada a un nuovo modo di intendere il fantastico sull'emittente. Entrambe le serie hanno avuto la luce verde per ben venti episodi nelle prossime stagioni e presto a loro si aggiungerà un altro titolo: la serie Haven, tredici episodi basati su Colorado Kid di Stephen King, la cui versione allargata televisiva vedrà un paesino sconosciuto in cui vanno a vivere tutte le persone su cui grava una maledizione e dove si nascondono molti segreti.

E questo è solo l'inizio.