In fondo, la vera domanda è come mai non ci abbiano pensato prima. L'originale The Black Hole, datato 1979, aveva uno spunto iniziale degno di nota, anche se forse lo sviluppo poteva essere un po' più interessante, dopotutto nel buco nero i protagonisti ci entrano solo nel finale.

A porre rimedio arriva la coppia Joseph Kosinski e Sean Bailey, già al lavoro su un altro remake di un film cult: Tron: Legacy. I due stanno preparando una nuova versione della storia, sempre per conto della Disney.

Nel film originale si raccontava di un gruppo di astronauti che, a bordo della USS Palomino, raggiungeva la nave spaziale abbandonata USS Cygnus, in orbita davanti a un buco nero. Al suo interno, veniva trovato uno scienziato a capo di un gruppo di robot senza volto, il quale raccontava di essere stato abbandonato dall'equipaggio quando aveva dichiarato di voler entrare nel buco nero. I protagonisti scoprivano poi che i robot stessi erano composti da ciò che rimaneva dell'equipaggio e che lo scienziato non aveva intenzione di lasciarli andare via, vivi quantomeno.

Il cast era di tutto rispetto: Maximilian Schell era lo scienziato pazzo, Robert Foster era il capitano della spedizione e con lui c'erano Anthony Perkins ed Ernest Borgnine, nomi che al giorno d'oggi forse non significano nulla, ma che fanno parte della storia del cinema.

Al film, che vedeva anche la presenza del minaccioso robot Maximilian e due automi più piccoli e amichevoli, fu concesso il budget più alto nella storia della Disney, ventisei milioni di dollari. Fu anche il primo a essere vietato ai minori di quattordici anni e uno dei primi esperimenti con gli effetti speciali. Per la versione moderna, la trama è tenuta al momento rigorosamente segreta, ma è stato dichiarato che sarà più basata sulla vera scienza dei buchi neri (e quindi l'astronave non potrà starci così vicino) e vedrà il ritorno di Maximilian, si suppone rivisto e ridisegnato.

E chissà che stavolta non si scopra cosa c'è davvero, dall'altra parte di un buco nero.