Su come si è evoluta, o per meglio dire involuta, la nostra civiltà dopo una grande guerra, magari atomica, abbiamo moltissimi romanzi. Scrivere qualcosa di nuovo non è facile. Ci riesce lo scrittore Simon Morden con il romanzo L’arte perduta (The Lost Art, 2007). L’autore inserisce nella trama avventura, mistero e soprattutto fantascienza in un mix ben riuscito, tanto che il lettore ne rimane avvinto sin dalle prime pagine.

 

È passato un millennio da quando una guerra totale e disastrosa ha divorato intere civiltà, riscritto la geografia del pianeta e ha fatto piombare nuovamente l’uomo nel medioevo. La scienza e la tecnologia sono perse, forse per sempre.

Qualcosa è rimasto scritto, conservato gelosamente in pochi luoghi. Uno di questi è un monastero in Siberia, che viene però preso d'assalto da un'organizzazione criminale: molti innocenti muoiono, i preziosi libri vengono rubati.

Si salva solo Van, che si precipita all’inseguimento dei criminali. Interverranno anche una misteriosa principessa, un uomo sceso dal cielo su un tappeto volante e un gruppetto di ribelli che crede fermamente nel progresso e nella tecnologia.

L’autore. Simon Morden, inglese, ha fatto studi di geologia e geofisica planetaria. Nonostante le due lauree, si è dovuto adattare a fare molti altri lavori. La sua attività di scrittore è iniziata con il racconto Bell, Book and Candle, pubblicato in un'antologia. Successivamente ha scritto Another War candidato per il World Fantasy Award e infine un terzo romanzo, questo, che ha avuto un ottimo successo in patria. Divide il suo tempo tra la scrittura, l'insegnamento alla scuola elementare di Gateshead, vicino a Newcastle-Upon-Tyne, due figli piccoli e un gatto.

La quarta di copertina. In un mondo che vive tempi bui, la scienza è considerata tabù e la tecnologia è andata smarrita. Il sapere degli Evoluti, civiltà ormai sepolta, è tutto racchiuso nei libri del monastero ortodosso di San Samuele. Quando questi vengono rubati, Fratello Van parte senza indugio alla loro ricerca per evitare che cadano nelle mani di uomini senza scrupoli. E sulla sua strada trova un personaggio enigmatico, Benzamir Mahmood, una sorta di stregone senza magia, un uomo dalla scienza superiore...

Simon Morden, L’arte perduta (The Lost Art, 2007)

Traduzione Alessandro Mari, Rizzoli, Rizzoli Narrativa, pagg. 601, euro 20,00