Il numero 82 della mondadoriana collana Urania Collezione in edicola da pochi giorni è un classico della fantascienza: Crociera nell’infinito (The Voyage of the Space Beagle, 1950), opera di uno dei maggiori esponenti dell’Età dell’Oro, Alfred Elton van Vogt.

L’autore imbarca il lettore in una lunga missione di esplorazione e di scoperte, toccando vari pianeti nello spazio profondo. L’astronave, che nella prima edizione veniva chiamata Argus, in effetti - come indicato dal titolo originale - è la Space Beagle, che ricorda il famoso viaggio esplorativo di Darwin sul brigantino di nome Beagle. Su questa astronave sono imbarcate almeno mille persone divise tra scienziati (che rappresentano la maggioranza) e militari.

Elliot Grosvenor è uno scienziato, ma è l’unico esperto della sezione Connettivista. Il suo apporto sarà di fondamentale importanza nei vari incontri poco amichevoli che gli umani avranno con gli alieni.

Il romanzo, come spesso accadeva nei lavori di van Vogt, è il risultato di un collage di vari racconti, ovvero: 

Black Destroyer, pubblicato nel 1939 su Astounding;

Discord in Scarlet, pubblicato nel 1939 su Astounding;

M33 in Andromeda, pubblicato nel 1943 sempre su Astounding;

War of Nerves, pubblicato nel 1950 su Other Worlds.

Ognuno di questi racconti è la storia di un incontro con uno o più alieni: il Coeurl, i Riim, Ixtl e infine Anabis. Lasciamo ai lettori il piacere di scoprire quale pericolo rappresentano ognuno di loro e come l’equipaggio dell’astronave riesce a salvarsi.

L’autore. Alfred Elton van Vogt è nato in Canada nel 1912. Nel 1944 si trasferisce negli Stati Uniti, prende la cittadinanza statunitense stabilendosi a Los Angeles, dove ha vissuto sino alla sua morte, avvenuta nel 2000 in California.

Maestro della fantascienza classica, esordisce sulle pagine di Astounding Stories nel 1939, con il racconto Black Destroyer che divenne la base di Crociera nell'infinito.

Scrittore per ogni genere di pulp magazine, ma specializzatosi in fantascienza sul finire degli anni Trenta, ha dato al genere numerosi classici, tra cui: Le armi di Isher, Hedrock l'immortale, Slan, Non-A, La guerra contro i Rull, La casa senza tempo, Pianeti da vendere. È uno dei maggiori rappresentanti della sf tecnologica fiorita sulla rivista Astounding di John W. Campbell, anche se la sua perdurante attrattiva sui lettori fa perno piuttosto su elementi come i veloci cambi di scena, l'andamento onirico dell'azione e protagonisti di statura mitica.

La quarta di copertina. Se volete scoprire il vero ispiratore di Alien e gli altri film della serie originata da Ridley Scott, questa è la migliore occasione. L'astronave Beagle (battezzata come il brigantino di Darwin) par­te per una lunga crociera scientifica e conduce una stupefacente partita di caccia grossa fra mo­struosi e intelligenti esemplari di una terrificante fauna galattica. Ogni sezione del romanzo è dedicata a un mostro sempre più potente e spaventoso: il felino Coeurl, gli alati Riim, il miste­rioso Ixtl e infine Anabis, la creatura che permea della sua essenza distruttrice il cosmo stesso.

Alfred E. van Vogt, Crociera nell’infinito (The Voyage of the Space Beagle, 1950)

Traduzione Sebastiano Fusco, Mondadori, collana Urania Collezione 82, pagg. 373, euro 5,50