Nella storia della fantascienza italiana ci sono, purtroppo, molti personaggi che hanno dato contributi enormi, fondamentali, per poi sparire dalla scena. Tra questi c'è Mario Sumiraschi, che durante tutti gli anni Ottanta è stato fondatore prima e animatore poi di una delle più importanti esperienze della storia dell'amatorialità in Italia, il club City di Milano.

Fondato nel 1981, il club City con incontri settimanali riuscì in poco tempo a radunare attorno a sé un folto gruppo di appassionati, quasi tutti all'epoca universitari o liceali. Tra questi molti nomi che in seguito avrebbero a loro volta dato contributi importanti, come Luigi Pachì, Stefano Bon, Dario Tonani, Franco Forte, Davide Castellazzi e il sottoscritto.

Mario Sumiraschi
Mario Sumiraschi
Il club pubblicava alcune riviste in proprio (un bollettino mensile e la prima fanzine dedicata alla fantascienza femminile, Un'Ala) ma contemporaneamente nel suo sottobosco nascevano iniziative a ripetizione: da La Spada Spezzata, che vinse anche il premio Europa come miglior fanzine nel 1986, a Phase IV, a Millennium, a Maelstrom; altre già esistenti in precedenza ritrovavano vigore, come L'Altro Spazio o Vox Futura. Nel suo momento di maggiore influenza il club contava centinaia di soci in tutta Italia.

Oggi il mondo del fandom è completamente trasformato, ha perso quasi del tutto la dimensione locale per trasferirsi in rete. Anche di questi cambiamenti sarà interessante parlare con Mario Sumiraschi.

L'appuntamento è per sabato 14 novembre, presso la sede della Delos Books in Piazza Bonomelli 6/6 a Milano, dalle 17 alle 20. Ingresso (e caffè) ovviamente gratuito e aperto a tutti.