Nei giorni scorsi c'è stata negli USA la presentazione ufficiale delle versioni DVD e Blu-Ray di Star Trek, che debutteranno ufficialmente il prossimo 17 novembre. Presentazione avvenuta ovviamente in pompa magna, com'è nello stile di J.J. Abrams e soci. Per l'occasione sono comparse numerose interviste e dichiarazioni; in una di queste in particolare, pubblicata dal sito Wired.com, Abrams si è soffermato sui contenuti speciali, che sono uno dei motivi di maggiore curiosità delle versioni home di ogni film. E ne ha anche approfittato per rispondere ad alcune critiche, provenienti soprattutto dal fandom americano, riguardanti le cosiddette incongruenze di trama.

Riguardo al sequel del film, in programma per il 2011, Abrams ha dichiarato che l'aver impostato tutto il contesto con i nuovi personaggi fornisce a lui e agli autori una maggiore tranquillità nel concepire la nuova storia: "Abbiamo davanti un mare di opportunità ma è davvero ancora troppo presto, abbiamo appena iniziato a parlarne." Tra l'altro Abrams ha voluto correggere le indiscrezioni riguardo alla trama del prossimo film, secondo le quali potrebbe riprendere una storia della serie classica oppure fare riferimento a una situazione del mondo moderno con particolari riferimenti politici. "Non abbiamo intenzione di fare un film su Guantanamo" ha precisato Abrams, "quando diciamo che vogliamo inserire qualcosa di allegorico, non significa per forza che ci riferiremo alla situazione politica." L'idea, confermata anche da Roberto Orci, è di riprendere lo stile della serie classica, che univa l'avventura ai grandi temi della sua epoca; ma di privilegiare comunque l'aspetto avventuroso, perché alla fine questa è la vera natura di Star Trek.

Da qui in avanti comincia lo spoiler.

Come è noto, il film comincia con l'irruzione dal futuro del romulano Nero, che altera la linea temporale dell'universo, portando quindi Kirk e Spock ad avere vicende diverse da quelle conosciute nella serie classica. Nel corso della storia si ha l'ammutinamento del giovane Kirk nei confronti di Spock, provvisoriamente al comando dell'Enteprise. Qui Spock, anziché rinchiudere Kirk in una cella come avrebbe fatto verosimilmente qualunque comandante di nave, stellare o meno, decide di infilare Kirk in una capsula e spedirlo su un pianeta ghiacciato. Che guarda caso, fra milioni di pianeti nella galassia, è proprio quello su cui si trova il vecchio Spock proveniente dall'universo "originale". I due, nel cercare un modo per tornare sull'Enterprise, chi ti trovano proprio sullo stesso pianeta? Il giovane ingegnere Scott, logorroico e annoiato.

Molti fan hanno osservato che tale scelta di sceneggiatura appare quantomeno forzata. Interpellato in proposito, Abrams ha chiarito le motivazioni di tale scelta: "Abbiamo deciso (con gli sceneggiatori Alex Kurtzman e Roberto Orci) di affrontare la questione in modo diretto, predisponendo quest'incontro. E ciò perché fin dall'inizio la decisione era di fare un film che parlasse di destino e di amicizia." A questo punto Abrams ha rivelato una delle scene tagliate dal film, e che sarà presente appunto nella versione home. In questa scena il vecchio Spock avrà modo di conciliare la logica del possibile con quella dell'improbabile.

"In questa scena" ha continuato Abrams, "il primo Spock spiega il suo incontro con il giovane Kirk come il tentativo dell'universo di ristabilire il proprio equilibrio dopo il cambiamento della linea temporale. In pratica, il concetto di 'coincidenza' viene spiegato come una funzione che l'universo mette in campo come forma di autoguarigione." Abrams ha poi spiegato di aver tagliato questa scena dalla versione cinematografica per mantenere un po' di mistero su un elemento chiave di tutta la vicenda, ovvero il fatto che Kirk e Spock sono destinati a diventare amici.

Questo è soltanto uno dei quesiti che troveranno risposta nella versione home del film, che conterrà altre scene tagliate e altri interventi. Uno fra tutti, The Shatner Conundrum, spiegherà le ragioni di Abrams sulla scelta di lasciar fuori William Shatner dal film. Mentre infatti la presenza del primo Spock è il perno di tutta la storia, gli autori hanno preferito non tirare in ballo il primo Kirk. Secondo Abrams, che ne ha parlato al sito io9.com, è stata la scelta più difficile che il team ha dovuto prendere: "Alla fine abbiamo preso la decisione più logica. Intanto perché Kirk muore in uno dei precedenti film della serie (il numero 7, Star Trek: Generations), e poi perché fin da subito abbiamo voluto fare un film il più aderente possibile ai canoni trek. Inserire il personaggio di Kirk in un ruolo congeniale alle aspirazioni di Shatner, e solamente per prendere Shatner, ci avrebbe, onestamente, distratti dalla linea che intendevamo seguire." Certamente sarebbe stato possibile inventare un qualche espediente di sceneggiatura per inserire Kirk ma, secondo Abrams, non sarebbe stato lo stesso film. La feature sul DVD spiega tutto il processo decisionale che ha portato all'esclusione di Shatner, ma non spiega se ci fu effettivamente un tentativo di scrivere una scena adatta (anche se il Corriere della Fantascienza ha dato conto delle indiscrezioni che circolavano in proposito con questo articolo).

In realtà le spiegazioni date da Abrams convincono fino a un certo punto. L'idea che l'universo sia in grado di "aggiustare" se stesso, più che essere logica sconfina nella metafisica, e presenta un'evoluzione del personaggio di Spock che lo porta verso la figura di un saggio carismatico più che di uno scienziato esperto. Tendenza che peraltro era già stata accennata nel sesto film della serie, Star Trek VI: Rotta verso l'ignoto. Riguardo invece a Shatner, nonostante le dichiarazioni di disponibilità a considerare la presenza dell'attore in futuri progetti trek, traspare tutta la diffidenza di Abrams nei confronti di un personaggio certo non facile da gestire. E che, malignamente parlando, potrebbe rubargli un po' di scena.