E' quasi tutto pronto per la settima edizione del Festival della Scienza, rassegna di divulgazione scientifica ormai famosa a livello internazionale, che si svolgerà a Genova dal 23 ottobre al 1 novembre prossimi. La manifestazione ha raggiunto lo status di punto di riferimento, in Italia e in Europa, per la divulgazione scientifica, grazie alla serietà dell'organizzazione, al rigore con cui vengono trattati i temi e alla sua capacità di attrarre ospiti di valore assoluto, tra i quali svariati premi Nobel.

Anche quest'anno il festival è incentrato su un concetto chiave, che segue quelli della diversità e della curiosità delle ultime edizioni. Il concetto chiave dell'edizione 2009 è il Futuro, tema assai caro ai lettori del Corriere (e ai suoi redattori). Tutto prende le mosse da questa frase: "Il futuro appartiene a coloro che credono alla bellezza dei propri sogni". La frase venne pronunciata da Eleanor Roosvelt, moglie del trentaduesimo presidente USA Franklin D. Roosvelt: la signora Roosvelt fu attivamente impegnata nella tutela dei diritti civili, oltre a essere promotrice del primo movimento femminista americano, ed ebbe il merito e l'onore di delineare e approvare la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, testo fondamentale che sancì il passaggio a una nuova visione del mondo.

"Il Futuro è la ragione d'essere della ricerca scientifica, artistica, letteraria," sostengono gli organizzatori del festival. "E' il luogo immaginario da conquistare con fantasia e applicazione, rigore e immaginazione, calcolo e previsione. La scienza, infatti, ci insegna che il limite del possibile può essere responsabilmente spostato sempre più in là: lo dimostra il fatto che applicazioni che spesso hanno avuto, nel passato, il sapore di un futuro irraggiungibile, sono poi divenute realtà quotidiana." Questo concetto viene sviluppato nell'ambito della manifestazione attraverso cinque percorsi tematici: il Futuro della tecnologia, alle prese con le grandi potenzialità della comunicazione; il Futuro della vita, sospeso fra naturale e artificiale; il Futuro dell’universo, aperto verso esplorazioni sempre più impegnative; il Futuro della natura, che deve affrontare la sfida della sostenibilità; il Futuro delle idee, quello da cui dipende l’idea di pianeta che consegneremo alle prossime generazioni.

Ogni percorso viene sviluppato attraverso una ricca agenda di conferenze, mostre, laboratori, spettacoli ed eventi speciali. Le conferenze permettono di ascoltare dalla viva voce dei protagonisti le ultime novità in fatto di ricerca di frontiera, mentre le mostre forniscono un panorama completo dello stato dell'arte per ognuno degli argomenti. Come sempre ampio spazio viene dato ai laboratori, nei quali i più giovani (ma non solo loro) possono sperimentare in prima persona le "meraviglie" e le curiosità della ricerca scientifica. Gli eventi speciali di quest'anno riguardano la proiezione di documentari e film, tra i quali spicca La doppia via di Veronica di Krzysztof Kieslowski, che esprime la visione indeterministica della scienza contemporanea. Il film verrà proiettato nell'ambito di un mini-ciclo di pellicole fantascientifiche, che comprende classici come Radiazioni BX: Distruzione Uomo e Il pianeta proibito. Infine gli spettacoli, teatrali e musicali, a dimostrazione di come la cultura scientifica riesca a interagire in modo efficace con la cultura classica e con l'arte.

Come sempre di grande livello il parterre degli ospiti. Si comincia con ben due premi Nobel: quello per la medicina Luc Montagner, scopritore del virus dell'HIV, che illustrerà i nuovi sviluppi della ricerca. E il nostro Dario Fo, che insieme a Enrico Bellone e Piergiorgio Odifreddi tratteggerà la figura di Galileo Galilei. Altri presenze importanti sono quelle del paleontologo Niles Eldredge, considerato insieme a Stephen Jay Gould il padre dell'evoluzionismo moderno; del neurogenetista Antonio Iavarone, del giovane astrofisico Stephen Alexander e del responsabile del CICAP Massimo Polidoro. Il paese ospite di quest'anno è l'Egitto, di cui verrà ricordata la storia ma anche le grandi conquiste in campo scientifico, soprattutto con riferimento all'astronomia.

Insomma, un programma pieno di eventi curiosi e interessanti, visionabile interamente sul bel sito della manifestazione, www.festivalscienza.it, da cui è possibile anche acquistare i biglietti. I cui prezzi continuano a essere alla portata di tutti: l'abbonamento per l'intera manifestazione (esclusi gli eventi speciali) costa solo 18 euro, 15 euro l'abbonamento ridotto. In un momento in cui un ministro del Governo parla disinvoltamente di "culturame", e altri ritengono che seguire acriticamente una fede religiosa sia l'unico stile di vita possibile, il Festival della Scienza si è assunto il compito di dire, a voce alta e in modo chiaro, che il futuro non è figlio del potere o della gerarchia, ma del sogno e della scienza; i quali non sono affatto in contraddizione, ma si nutrono a vicenda e insieme costituiscono le basi di una civiltà moderna e di un'umanità consapevole.