Lo sceneggiatore americano Robert Rodat (Salvate il soldato Ryan, The Patriot) ha ricevuto l'incarico ufficiale di stendere lo script per l'adattamento cinematografico dei romanzi del ciclo della Fondazione, opera letteralmente enciclopedica a cui il Buon Dottore, ovvero Isaac Asimov, ha consacrato buona parte della sua carriera di scrittore di fantascienza. A commentare positivamente la scelta è stato il probabile regista della trilogia cinematografica, il tedesco ma ormai naturalizzato americano Roland Emmerich (Moon 44, Stargate, Indipendence day, The day after tomorrow, 10.000 B.C. e l'imminente 2012).

"Robert è il più profondo conoscitore dei romanzi della Fondazione che io abbia mai conosciuto" ha dichiarato Emmerich. "E' grandioso lavorare con qualcuno che ama questo progetto perché... Lui lo sa. Io ho certe idee e lui ha certe idee, e sono sicuro che insieme potremo realizzare un grande lavoro." Il regista ha inoltre confermato che il progetto prevede la realizzazione di una trilogia cinematografica tratta dalla quella libraria, riferendosi naturalmente al ciclo originale e non alle sue estensioni scritte negli anni ottanta. Questo perché rendere la complessità delle vicende in un unico film sarebbe stata un'impresa impossibile senza sacrificare parti essenziali alla narrazione. "E' il mio primo tentativo di realizzare una serie di film collegati" ha concluso Emmerich. "La lunga attesa è stata necessaria affinché i diritti fossero completamente liberi, e ora siamo in grado di partire."

Asimov concepì e scrisse la saga della Fondazione tra il 1942 e il 1949, sotto forma di racconti pubblicati dalla leggendaria rivista Astounding Science Fiction, diretta dall'altrettanto leggendario John W. Campbell. Soltanto tra il 1951 e il 1953 i racconti vennero raccolti in tre libri e pubblicati dalla piccola casa editrice Gnome Press, per poi essere ripubblicati da Doubleday, editore storico di Asimov. Nella trilogia si parte dalle vicende di Hari Seldon, matematico inventore della psicostoriografia (o psicostoria), una disciplina scientifica che permette di prevedere statisticamente il comportamento di grandi masse di popolazione. Da questa nuova scienza partirà il grandioso progetto che, dalla caduta dell'Impero Galattico, dovrà portare alla costruzione del secondo Impero riducendo l'interregno a soli mille anni, invece dei trentamila previsti. L'affresco storico così descritto venne ispirato ad Asimov dalla lettura del saggio Declino e caduta dell'Impero Romano dello storico inglese Edward Gibbon, a cui è idealmente dedicata la trilogia. La trilogia venne poi estesa e completata con altri quattro romanzi, con i quali Asimov tenta di unificare il ciclo della Fondazione con il ciclo dei Robot Positronici.

Sicuramente la presenza di un autore come Rodat che conosce bene il ciclo della Fondazione rappresenta un punto a favore del progetto, che potrebbe concretizzarsi nella trasposizione una volta tanto fedele. Secondo molti però il vero punto debole sarebbe proprio Emmerich alla regia; il regista finora si è distinto per la sua passione per i kolossal tutti effetti speciali e scarsa verosimiglianza, l'esatto contrario di ciò che Asimov ha tentato di rendere con il suo ciclo. La speranza è che il punto di vista "realistico" di Rodat prevalga, consegnando agli appassionati un'opera che renda giustizia a una delle saghe più lette di tutti i tempi.