E’ in edicola l’Urania numero 1550, con il titolo Rivelazioni / 1 (Revelation Space, 2000) la rivista presenta il primo romanzo di Alastair Reynolds.

Sino a ieri di questo autore era stato pubblicato un solo racconto e due romanzi brevi che sono: Glacial (Glaciale, Urania Millemondi n. 40) racconto della serie Conjoiner, mentre i due romanzi brevi appartengono alla serie Revelation Space e sono: Diamond Dogs (La guglia di sangue, Nova SF* n. 73) e Turquoise Days (I giorni di Turchese, Nova SF* n. 75).

Per Alastair Reynold il grande successo è arrivato proprio con questo romanzo che poi da il nome alla serie, e rientra a pieno titolo nel filone della nuova “space opera” britannica e il suo nome è accostato agli altri scrittori che si sono cimentati in merito come Peter F. Hamilton, Stephen Baxter, Ken Macleod e altri.

All’interno della storia troviamo l’archeologo Dan Sylveste che investiga sulle cause della improvvisa scomparsa dal pianeta Resurgam della razza aliena super evoluta degli Amarantini, mentre Volyova Ilia che è un ufficiale a bordo,  della astronave Nostalgia dell’Infinito specialista in scienza e biologia si trova a dover combattere contro un infezione a bordo della nave e forse la soluzione la possiede solo Dan Sylveste se non viene prima ucciso da Ana Khouri.

La serie comprende altri quattro romanzi successivi: Chasm City, Redemption Ark, Absolution Gap e The Prefect. inoltre comprende alcuni racconti e tre romanzi brevi, i due sopracitati e pubblicati dalla Perseo e il terzo, inedito, dal titolo Galactic North.

Il romanzo data la mole e il costo dei diritti è stato diviso in due tomi: Rivelazioni / 2 sarà in edicola il prossimo dicembre.

L’autore: Nato nel 1966 a Barry, in Galles. Subito dopo la laurea inizia a lavorare per l’European Space Research and Technology Centre dell’Agenzia spaziale europea con sede di lavoro in Olanda, dove vi rimane fino al 2004 e nel contempo inizia a scrivere alcuni racconti di fantascienza.

Revelation Space (2000) è il suo primo, grande romanzo ed è anche quello con cui esordisce presso il pubblico italiano. Un capolavoro della nuova space opera britannica che ha già avuto diversi e acclamati seguiti: che abbiamo sopracitato.

Dalla scheda-autore a cura di Giuseppe Lippi riportiamo un brano tratto dal sito dell'autore stesso: "Sono uno scrittore britannico di fantascienza e abito nel Galles, dove sono nato. Dal 1992 al 2004 ho lavorato come ricercatore per l'Agenzia spaziale europea (ESA), occupandomi in particolare della S-cam, la più avanzata macchina ottica del mondo. Per sedici anni ho vissuto in Olanda, ma nel 2008 sono tornato nel Regno Unito. Ho comincato a scrivere nel 1990 e ho pubblicato diversi racconti. Il mio primo romanzo, Revelation Space, è uscito nel 2000 e in breve è stato segnalato al premio dell'Associazione britannica di fantascienza (BSFA) e all'Arthur Clarke. Il secondo romanzo, Chasm City, ha vinto il premio BSFA nel 2002. Il mio libro più recente, House ofSuns, è apparso in Inghilterra ad aprile, mentre a ottobre 2009 uscirà Terminal World, un 'planetary romance' con influenze steampunk che parla di un patologo in esilio e di un pianeta con un bisogno urgente di medici e medicine... Nel 2010 partirà il ciclo dell'llK, una trilogia che affronta l'esplorazione del sistema solare (e oltre) nei prossimi undicimila anni".

La quarta di copertina: Giganteschi tracciati nel cosmo, macchine onnipotenti, alien dalla cultura incomprensibile. Molti sanno rimescolare ingredienti come questi, ma pochissimi autori hanno il coraggio di andare fino in fondo e domandarsi: quale macchinazione sta all'origine dell'universo? La risposta è nel gigantesco "puzzle" cosmico che costituisce l'ardita opera prima di Alastair Reynolds. "Urania" l'ha suddivisa in due volumi, il primo dei quali inizia con una domanda di pura fantarcheologia: che fine hanno fatto gli Amarantini, super evoluti abitanti del pianeta Resurgam, inghiottiti nell’abisso un milione di anni fa?Alastair Reynolds, Rivelazioni / 1 (Revelation Space, 2000), traduzione di Riccardo Valla, Mondadori, collana Urania n. 1550, pagg. 312, euro 4,20.