Secondo Hollywood Reporter, uno dei giornali più informati sulla Mecca del Cinema, la Universal avrebbe acquisito i diritti cinematografici del fortunato videogioco Asteroids. Prodotto dalla Atari e uscito nel 1979, è un classico videogioco arcade, capace di rivaleggiare con l’altrettanto mitico Space Invaders, che si presenta con una grafica vettoriale veramente essenziale.

Asteroids – che originariamente si chiamava Cosmos - fu creato da Lyle Rains che prese spunto da altri due videogiochi: Planet Grab, in cui si dovevano “catturare” pianeti; e Spacewar. La programmazione venne curata da Ed Logg, mentre la musica fu opera di Howard Delman.

Matthew Lopez è stato invece incaricato di scrivere la sceneggiatura del film, o meglio dovrà inventarsi una storia da zero, visto che la trama del videogioco è abbastanza semplice.

Siamo al comando di una navicella (un triangolo al centro della schermata) che può ruotare intorno a sé. L’obiettivo è quello di distruggere gli asteroidi che fluttuano nello spazio intorno alla navicella, ma ogni meteorite colpito si frantuma in altri più piccoli che, se colpiti, si frantumano a loro volta, fino alla distruzione finale.

 

La caratteristica più interessante, e innovativa per l’epoca, era che il gioco rispondeva alle leggi della fisica: rotazione della navicella e asteroidi si muovevano secondo l’astrofisica. L’inerzia era parte integrante del gioco, e complicava le movenze della navicella. Ma non solo. Gli stessi asteroidi, una volta colpiti, giravano all’impazzata nello spazio della schermata, pronti a collidere con la navicella, rendendo perciò il gioco più accattivante. Ogni tanto faceva capolino un’astronave nemica, a forma di un classico UFO. La navicella percorreva lo schermo in senso orizzontale e sparava all’impazzata.

Il successo del videogioco fu clamoroso in tutto il mondo: i dipendenti dell’Atari si contendevano le macchine prototipo, dove girava la prima versione del game, per giocare. Lo stesso direttore dell’Atari decise di abbandonare un altro videogame varato appena qualche mese prima: Lunar Lander.