Sono stati annunciati qualche giorno fa i cinque finalisti degli Endeavour Awards, che premiano il miglior libro di fantascienza o di fantasy (o antologia personale) pubblicato nel corso dell'anno precedente e scritto da un autore del nordest del Pacifico.

La particolarità del premio sta appunto nel fatto che lo scrittore deve avere la sua residenza (legale o fisica) in uno degli stati che si affacciano sulla parte nord-occidentale dell'oceano Pacifico, quindi in Alaska, Oregon, Washington, Idaho, Yukon o British Columbia, e dichiarare anche di aver scritto la maggior parte dell'opera vivendo in uno di quei stati.

Il simbolo del premio è, non a caso, la nave Endeavour, il brigantino britannico comandato da James Cook nel viaggio che condusse alle prime esplorazioni di Australia e Nuova Zelanda. Il premio è nato per stimolare la "collaborazione tra scrittori e lettori della fantascienza e del fantasy, in modo da incoraggiare la crescita della letteratura in quei campi e riconoscerne i lavori meritevoli".

Il vincitore verrà annunciato durante la OryCon 31, la convention che si terrà a Portland, nell'Oregon, a novembre. Il premio consiste in mille dollari, offerti dallo sponsor (la Oregon Science Fiction Conventions Inc.). I giudici di quest'anno sono: Joe Haldeman, John Helfers e Sarah Zettel.

Ed ecco le cinque opere finaliste:

Anathem di Neal Stephenson

Ill Met in the Arena di Dave Duncan

Long Walks, Last Flights and Other Stories di Ken Scholes

Space Magic di David D. Levine

A World Too Near: Book Two of the Entire and the Rose di Kay Kenyon

La prima edizione del premio si è svolta nel 1999; da notare che Greg Bear, Ursula LeGuin, Louise Marley hanno tutti vinto due volte.