- Auvin: tu continui a ripetere: non avevamo scelta, non avevamo scelta. Allora, forse, non abbiamo mai perso la nostra libertà. Non l'abbia mai avuta. Siamo già nella massima entropia. Fece una pausa.- Sai, Auvin, ho visto tante cose terribili nella mia vita: e ne ho fatte, anche. Ma sempre, più che orrore od odio per i crimini che ho visto, ho provato tristezza per quello che li rendeva inevitabili. Ho combatutto per tutta la mia vita per la libertà di salvarci con la nostra ragione. Non per i majet. No, non per loro. È questa la differenza fra noi.Kemiat abbassò la testa.- Tornerò a trovarti domani - disse.

- Sì - rispose Piet.

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Arun Piet avrebbe voluto che fossero sereni i suoi ultimi minuti. Ma invece che portargli alla mente le giornate di sole o le gioie della sua vita, i suoi ricordi gli presentavano solo silenzio e una nave carica di cadaveri che andava alla deriva.