1.1 Atto di nascita

Il libro è una raccolta di romanzi condensati (condesed novels) che James G. Ballard scrisse negli anni Sessanta, aventi per protagonista sempre lo stesso personaggio – anche se con nomi diversi – e incentrati sull’atmosfera generale e i grandi eventi di quegli anni (viene spontaneo parlare di Zeitgeist): la Guerra Fredda, lo sviluppo dei mezzi di comunicazione di massa, la sovraesposizione mediatica e la diffusione delle sue icone, morti eccellenti come quelle Marilyn Monroe e John Fitzgerald Kennedy, e tragedie catodiche come la guerra in Vietnam o psichiche come il declino del programma Apollo.La prima edizione inglese della Mostra delle Atrocità risale al 1969, data che risentiva dell’affermazione della controcultura e della Pop Art (Ballard ne frequentò gli ambienti inglesi), ma soprattutto anno dell’allunaggio di Neil Armstrong, evento che definitivamente suggellò nel suo culmine la fine del sogno spaziale, divenuto realtà.Romanzo innovativo, ribelle, controverso e scandaloso, non ebbe una vita editoriale facile, tant’è che negli USA la sua prima edizione (dal titolo Love & Napalm) fu ritirata dal mercato. Ma la Mostra delle Atrocità sarebbe poi ricomparsa parecchi anni dopo, nel 1990, nell’edizione della Re/Search di San Francisco, illustrata e ampliata, base per la traduzione italiana di Antonio Caronia (Feltrinelli, 2001). 

1.2 Il Modello Esploso

William S. Burroughs parla della Mostra delle Atrocità come un “libro esplosivo”; di più, sfruttando un’immagine che viene dall’anatomia, e quindi potenzialmente cara a Ballard, possiamo dire che il romanzo è come un “modello esploso” di scheletro o tessuto umano, e questa ipotesi trova riscontro in tre aspetti dell’opera: le tematiche affrontate, l’inedita caratterizzazione del protagonista e, infine, la struttura e lo stile. Tematiche: il Corpo è il Paesaggio. Fra i temi salienti del libro c’è quello del Corpo e della ridefinizione dei suoi rapporti con il mondo esterno.

Un corpo esploso, appunto, talmente ingrandito e sgranato che diventa esso stesso landscape, paesaggio, sfondo alla rappresentazione della nevrosi del protagonista, in una Terza Guerra Mondiale che nel 1969 già era scoppiata nell’immaginario collettivo. Un corpo studiato, anatomizzato, visto e descritto in  decine di fotogrammi erotici e pornografici, un luogo di carne esploso. Spesso nella lettura ci troviamo di fronte a paesaggi inattesi, spazi in cui i mondi esterni si confondono con i mondi interni.

Nell’introduzione all’edizione francese di Crash del 1974 (per molti versi un libro figlio della Mostra delle Atrocità), Ballard ribalta il concetto di futuro e della letteratura che da sempre si è occupata di esso, fuori dalla solita logica riduttiva de “il futuro è già qui”. Il suo è un rovesciamento radicale dei punti di vista e della realtà, che consente per esempio di rileggere 2001: Odissea nello spazio come “un romanzo storico alla rovescia”: